Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Rifiuti in provincia, Capponi replica alla Cna

L’assessore all’Ambiente ritiene doverose alcune precisazioni dopo l’intervento della Fabbri

PESARO. L’assessore all’Ambiente della Provincia di Pesaro e Urbino ritiene doverose alcune precisazioni rispetto all’intervento di Camilla Fabbri, segretario di Cna Pesaro e Urbino, pubblicato sulla stampa locale nei giorni scorsi e riguardante la produzione di rifiuti nel territorio provinciale.

“Innanzitutto – fa notare Capponi – il dato relativo all’anno 2006 di 740 kg pro capite, riguardante la produzione di rifiuti urbani nell’intera provincia, è assolutamente errato. Il dato provinciale rilevato dall’Osservatorio provinciale sui rifiuti, trasmesso all’Apat che cura la redazione del Rapporto nazionale sui rifiuti, è, infatti, di circa 615 kg per abitante: un valore ben lontano da quello indicato dalla Fabbri. Nel Rapporto Apat del 2006, inoltre, si evidenzia che le province italiane in cui si producono più rifiuti pro capite sono quelle di Rimini, Grosseto, Prato, Lucca, Reggio Emilia, Ravenna, Ferrara. Non Pesaro e Urbino, dove molti Comuni sono al di sotto della media pro capite del centro-nord che, nel 2005, è stata di 633 kg per abitante”.

Capponi ribatte punto per punto: “Dallo studio sul rapporto Apat emerge chiaramente che le città in cui si producono meno rifiuti sono quelle in cui è stato attivato il sistema di raccolta porta a porta, sistema che anche questa Provincia auspica si attivato da tutti i suoi Comuni. Allo scopo di incentivare una sempre maggior raccolta differenziata la Provincia di Pesaro e Urbino ha finanziato numerosi progetti per la realizzazione di impianti e centri di raccolta dei rifiuti, grazie ai quali diversi Comuni hanno ottenuto notevoli miglioramenti nell’ambito della raccolta differenziata”.

“Non si può, poi, non rilevare – prosegue Capponi – come dai dati in nostro possesso emerga che nei Comuni con maggior presenza di attività industriali e artigianali vi sia un elevato livello pro capite di produzione di rifiuti, cosa che fa presupporre che, nel normale circuito di raccolta dei rifiuti urbani, vengano immessi in maniera illecita rifiuti derivanti da lavorazioni artigianali e industriali. Su questo problema abbiamo richiamato più volte i Comuni, affinché operino una vigilanza il più assidua possibile.

Infine è opportuno puntualizzare che il problema rifiuti è una questione che riguarda tutti. Come Provincia, nell’ambito delle competenze attribuite, non mancheremo di intraprendere tutte le iniziative per il raggiungimento di un sistema di gestione dei rifiuti efficace ed efficiente, ma anche gli altri soggetti coinvolti e in particolare il mondo delle imprese devono fare la loro parte diminuendo la quantità di rifiuti prodotti  e gestendoli in modo corretto”.      

 

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