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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Ricci: «Uno scempio gli atteggiamenti dei leghisti»

Il presidente della Provincia difende l’Inno di Mameli

PESARO –  «E’ uno scempio». Va giù duro Matteo Ricci, dopo la «provocazione» del governatore del Veneto Luca Zaia. Che, durante l’inaugurazione di una scuola primaria nel trevigiano, avrebbe fatto sostituire l’inno di Mameli con il Va’ pensiero di Giuseppe Verdi. «E’ chiaro che è in atto una secessione lenta – evidenzia il presidente della Provincia -. Ogni giorno assistiamo ai comportamenti vergognosi di ministri, parlamentari e amministratori della Repubblica italiana che inneggiano alla divisione. Ma ormai sembra che siamo assuefatti a tutto…». Ricci aveva già risposto al Carroccio presentando lo scorso maggio, in consiglio provinciale, un ordine del giorno contro i fazzoletti verdi dentro le istituzioni. «Quando ho proposto di vietare l’ostentazione di simboli che offendono l’unità nazionale, molti hanno pensato che si trattasse solo di una mossa di folklore. In realtà, le ultime vicende dimostrano che il problema è serio e profondo». Il riferimento è anche alla parata dei Fori Imperiali, disertata dai leghisti, e alla “Gatta” di Gino Paoli, fatta eseguire nel corso di una cerimonia ufficiale dal ministro Roberto Maroni al posto di «Fratelli d’Italia». «L’unità del Paese è un patrimonio collettivo - conclude Ricci -. E bene hanno fatto i calciatori azzurri a ricordarlo di recente al ministro Roberto Calderoli…».

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