PESARO – «L’unità del Paese è un patrimonio collettivo. E bene ha fatto oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a ricordarlo. La nostra Provincia dice no a qualsiasi velleità seccessionista, anche solo auspicata. E per questo, ieri, abbiamo depositato in consiglio provinciale un ordine del giorno che vieta l’ostentazione dei fazzoletti verdi dentro le istituzioni. Appellandoci proprio alla garanzia di Napolitano e delle alte cariche dello Stato: le sue affermazioni odierne dimostrano che il nostro si è dimostrato un appello fondato». Così il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci commenta le dichiarazioni del capo dello Stato in occasione delle cerimonie a Marsala per il 150° anniversario dell’unità nazionale. Ricci ha esposto ieri, in consiglio provinciale, un cartello inneggiante all’unità d’ Italia e ha distribuito coccarde tricolori a tutti i consiglieri. «Che, però, non sono state indossate nelle giacche dai rappresentanti della Lega». Aggiunge: «C’è un’ambiguità diffusa. Bisogna capire se è in atto un processo di secessione lenta. E fare chiarezza: i fazzoletti verdi sono simboli di partito o di presunti altri Stati? Noi riconosciamo solo la bandiera della Repubblica italiana. Ormai siamo assuefatti a tutto, anche ai comportamenti quotidiani di ministri che irridono sistematicamente la coesione del Paese. E che invece dovrebbero rappresentare tutta l’Italia». Per il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, «le regioni del Centro Italia sono la cerniera del Paese, schiacciato tra i ricatti del nord e i mali irrisolti del sud. Contribuiremo a tenere unito il sistema economico e sociale, con il nostro modello di efficienza solidale. In proposito proprio a Perugia, il 21 maggio, lanceremo gli stati generali del cuore dello Stivale».