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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Ricci: «Non autorizziamo l’arrivo di rifiuti dalla Campania, serve un piano di solidarietà nazionale»

Il presidente lancia messaggi all’assessore regionale Sandro Donati. E risponde alla Lega

PESARO – «Qualcuno ha fatto i conti senza l’oste: a queste condizioni non arriverà nulla». Sgombra subito il tavolo dai punti interrogativi, il presidente Matteo Ricci, nella conferenza stampa convocata della Provincia sulla «querelle» rifiuti campani. Parte deciso per fare chiarezza. Toni netti e messaggi indirizzati all’assessore regionale Sandro Donati, l’incipit non lascia spazio a interpretazioni: «Atteggiamenti sbagliati nel metodo e nel merito». Spiega: «Abbiamo appreso solo da un lancio dell’Ansa partito dalla redazione campana, venerdì scorso, che nella nostra provincia sarebbero arrivate 1500 tonnellate di rifiuti dalla Campania. Sul piano dei rapporti istituzionali per noi è un metodo inaccettabile. E il metodo è anche sostanza». E ancora: «Comprendiamo tutti gli sforzi che il nuovo sindaco di Napoli sta facendo per risolvere l’emergenza – ha proseguito Ricci -. Ma deve scattare un meccanismo di solidarietà nazionale: o tutte le Regioni fanno la loro parte, o non vedo perché devono intervenire solo le Marche e la Puglia. E gli altri no». Tradotto: «La disponibilità delle Marche è anche sbagliata nel merito. Se c’è un progetto che parte dalla prefettura, coinvolge il Governo nazionale, la Regione Campania e dimostra che un aiuto di tutte le Regioni è fondamentale per risolvere la situazione, nessuno si può tirare indietro. Del resto l’abbiamo già fatto per altre emergenze, in primis sui profughi libici. Ma così non ci sono le condizioni…».  Non solo: «In questo modo, tra l’altro, non si risolve nulla. Non è che con le 1500 tonnellate dirette nelle Marche si esce dall’emergenza. E non abbiamo inceneritori in questa regione. E’ una quantità che corrisponde al nostro fabbisogno di un giorno? Vero, ma abbiamo solo le discariche. Vogliamo aumentare ulteriormente la raccolta differenziata e c’è la questione della vita delle strutture. Meno riempiamo le discariche e più gli impianti hanno longevità». La sintesi: «Con queste condizioni – sottolinea il presidente - noi non autorizziamo niente. Fino adesso abbiamo parlato dell’aria fritta. La collaborazione istituzionale è fondamentale, alla fine siamo noi che autorizziamo». Altro aspetto: «E’ vero che nel resto delle Marche sul tema c’è una situazione più difficile. Ma perché solo nella provincia di Pesaro e Urbino? Il meccanismo, eventualmente, è lo stesso: solidarietà nazionale, solidarietà regionale…». Ricci sottolinea la «normativa che impedisce la fuoriuscita dei rifiuti dalle regioni di appartenenza». «Quindi, nel caso, ci vuole un decreto del Governo…». Aggiunge l’assessore Tarcisio Porto: «Le questioni ambientali non si affrontano con l’evocazione dei mostri. La gestione del rischio non serve a sciogliere i nodi. Noi siamo per rendere certo il flusso dei rifiuti. Abbiamo bloccato il protocollo da novembre, dicendo: “Finchè non c’è la certezza della certificazione del rifiuto e della certificazione degli autotrasportatori non firmiamo nulla”». Una risposta, per Porto, alle strumentalizzazioni. In più: «Voglio tranquillizzare i cittadini: non accettiamo le ecoballe. Non siamo i passacarte di nessuno».
Chiusura di Matteo Ricci: «Donati dice che noi eravamo al corrente di tutto? Vogliamo collaborare con lui, ma non insista su questa strada: ha già fatto abbastanza confusione. Non può fare accordi alle nostre spalle, perché altrimenti se li rimangia. Ripristini la corretta collaborazione istituzionale. La Lega? E’ l’ultima che deve parlare, dopo le vagonate di rifiuti spediti dalla Lombardia al sud…».   

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