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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Ricci dopo la Consulta: «Restituita dignità istituzionale alle Province, ora avanti con una riforma organica dello Stato»

Il presidente esulta per la salvezza del tribunale di Urbino

PESARO – La sentenza della Consulta «restituisce dignità istituzionale all’ente Provincia, previsto nella Costituzione, intorno a cui è stata costruita l’organizzazione dello Stato italiano». Insomma, «la riforma non si può fare a colpi di decreto legge» ma ora attenzione: «Il Paese va comunque riformato. E le Province devono fare la loro parte se vogliono essere protagoniste del processo».  Deleteria sarebbe il giorno dopo, secondo Matteo Ricci, «ogni posizione di chiusura e arroccamento intorno allo status quo». Ed è questa la lettura che il presidente di Pesaro e Urbino, membro del direttivo nazionale Upi, dà in giunta ai suoi assessori, al direttore generale e al segretario dell’ente sul giudizio della Corte Costituzionale. «Aspettiamo di leggere meglio le motivazioni della Consulta. Ma è importante che i giudici siano intervenuti sul metodo e non sul merito della questione, come un po’ tutti invece si attendevano». Poi prosegue: «Lo Stato va riformato e le Province devono fare la loro parte. A maggior ragione adesso che il loro potere contrattuale è aumentato, dopo la sentenza. Il processo va preso per mano e non subìto». Il governo ora non potrà più andare avanti per decreti, chiarisce Ricci, «ma potrà procedere solo per leggi ordinarie e costituzionali. Chiediamo che coinvolga le province nella discussione». Oltre a ciò, aggiunge, «bisogna rivedere i tagli insostenibili». Insomma, la fase continua ad essere transitoria e Palazzo Chigi dovrà gestirla in tempi rapidi. «Ma noi dobbiamo aiutare la riforma e scongiurare la conservazione perché il Paese ne ha bisogno», ribadisce ai suoi il presidente. Che nel frattempo palesa la sua soddisfazione per la salvezza del tribunale di Urbino, l’unico a schivare la scure: «Avevamo presentato ricorso con il Comune – conclude -. Sono state accolte le nostre motivazioni che facevano leva sul concetto di co-capoluogo. E’ una notizia importante, perché rafforziamo l’identità territoriale e su Urbino vengono mantenuti servizi essenziali, evitando l’ingolfamento del tribunale di Pesaro. Con i relativi costi e problemi in più».

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