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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Ricci “arringa” i parlamentari: «Verifica continua sulla Fano-Grosseto»

Ad Ancona vertice in Regione sulla E-78 con il governatore Spacca

ANCONA – «Va aumentato il fondo nell’allegato infrastrutture, altrimenti non c’è spazio per ragionare né per il coinvolgimento del privato, né per procedere per lotti costruttivi». Nel palazzo della Regione, il presidente Matteo Ricci cerca la sponda dei parlamentari marchigiani sulla Fano-Grosseto. Li ha chiamati a raccolta questa mattina in Regione, con il governatore Gian Mario Spacca e l’assessore Luigi Viventi, ufficialmente per «riferire sull’esito del vertice con il ministro Matteoli». Ma l’obiettivo è compattare il fronte parlamentare che dovrà verificare in commissione Bilancio e in aula «la reale attuazione degli impegni presi da Matteoli». Trasversale la pattuglia di parlamentari presenti (tra gli altri Vannucci, Giovannelli, Ciccioli e Ciccanti), che Ricci «arringa» così: «La E-78 era un su un binario morto: la compattezza delle Province e delle Regioni interessate ha permesso di rimettere in moto un dossier che era finito nel dimenticatoio. Il ministro si è mostrato un interlocutore serio. E tutti i temi di natura progettuale e procedurale sono stati risolti, da ultimo la definizione del tracciato mancante». Ora serve risolvere il nodo cruciale, quello legato alle risorse: «Matteoli si è impegnato a reinserire la Fano-Grosseto nella rete Ten europea. Eravamo già dentro, poi la E-78 è uscita dalle lista. Ma è essenziale per andare avanti per lotti costruttivi e intercettare i fondi comunitari…». Secondo punto: «L’altra questione cruciale è aumentare la dotazione dell’allegato infrastrutture da 10 miliardi a 12. O ampliando il fondo o spostando fondi dalle altre tabelle. Perché i 10 già presenti sono tutti vincolati per altre opere. Anche qui Matteoli si è preso una responsabilità che voi – dice il presidente della Provincia rivolto ai parlamentari – dovrete ora verificare: il vostro ruolo è determinante. Se non c’è l’aumento delle risorse, cadono tutti gli altri discorsi». E ancora: «Sulle modalità, project financing o partenariato pubblico-privato, approfondirà il tavolo tecnico che opererà a breve con i nostri rappresentanti: non diciamo “no” al privato, ma vogliamo sapere quanto investirà lo Stato». Per Spacca «ormai le ipotesi più forti da valutare, prospettate da Matteoli, sono due: un partenariato tra parte pubblica e privata - con il coinvolgimento da un lato, della Cassa depositi e prestiti e, dall’altro, di Autostrade – e il project financing. Soluzione, quest’ultima che il ministro sembra privilegiare. In più, c’è l’intenzione di procedere non per stralci ma per tratti funzionali. E qui rientrerebbe il collegamento tra la Guinza e la E-45». C’è l’intenzione generale di mettere insieme i parlamentari di Marche, Umbria e Toscana. Adesso la partita si sposta in aula e Ricci vuole una squadra forte…

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