Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Rete scolastica, la Regione rispetti il ruolo della Provincia

Con un ordine del giorno, la Giunta invita il Consiglio delle Marche a tener conto degli atti già adottati

 

PESARO. La giunta provinciale ha appreso dalla stampa del provvedimento adottato dalla Prima commissione consiliare regionale con cui si apportano modifiche alla “Programmazione della rete scolastica regionale per l’anno 2008-2009”.

Tali modifiche riguardano, in particolare, l’attivazione di un indirizzo di Istituto tecnico nautico-macchinisti all’interno dell’Ipsia “Volta” di Fano e di un indirizzo di Istituto tecnico industriale all’interno dell’Ipsia “Benelli” di Pesaro.

“Così facendo – si legge in un documento all’ordine del giorno della Giunta provinciale – la Regione sta esautorando quelle che sono le competenze istituzionali dell’ente Provincia, andando a modificare la proposta di Programmazione della rete scolastica provinciale”.

Proposta già passata al vaglio, con parere favorevole, delle parti sociali, del Consiglio dei giovani eletti, della Conferenza delle autonomie locali (quest’ultima ha visto la partecipazione dei sindaci, degli assessori alla Pubblica istruzione della Provincia, dei presidenti delle Comunità montane e delle Unioni dei Comuni, dei consiglieri provinciali e regionali, e dei parlamentari eletti nella nostra Provincia) ed, infine, del Consiglio provinciale che, nella seduta del 5 novembre scorso, ha approvato il Piano provinciale di programmazione della rete scolastica per l’anno 2008-2009 (17 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti).

Alla luce dei fatti, la Giunta provinciale invita il Consiglio regionale delle Marche al “rispetto della volontà espressa dall’intera comunità di  Pesaro e Urbino e dal Consiglio provinciale”.

La Giunta sottolinea, inoltre, che “l’anomala procedura messa in atto dalla Regione con l’approvazione di una proposta non condivisa dalla Provincia di Pesaro e Urbino, alla quale spetteranno comunque gli oneri economici derivanti dall’attivazione di un indirizzo tecnico-industriale, oneri non previsti a bilancio, determinerà, per il futuro, un precedente pericoloso e di difficile gestione, compromettendo la valenza del ruolo istituzionale dell’ente Provincia, in materia di programmazione scolastica”.    

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