Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

"Renzo Scopa. Nel segno del sacro", si inaugura a Pesaro la mostra: incisioni, dipinti e opere su carta

Venerdì 20 aprile, alle ore 19, all’Alexander Museum, interverranno, tra gli altri, il saggista e docente dell’Università di Urbino Gualtiero De Santi ed il pittore Mario Logli. Previsto anche un recital

PESARO – Verrà inaugurata venerdì 20 aprile, alle ore 19, all’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro (viale Trieste, 20) la mostra itinerante di arte sacra contemporanea “Renzo Scopa. Nel segno del sacro”.
A quindici anni dalla scomparsa dell’artista (Urbino 1933 – Città di Castello 1997), l’esposizione propone oltre quaranta opere tra incisioni, dipinti e creazioni su carta, realizzate da Renzo Scopa dal 1957 al 1997. Una vera e propria personale postuma, intensa e raffinata, in cui è documentato il percorso artistico ed esistenziale di un uomo che ha guardato il mondo attraverso il filtro della sensibilità e dell’intima religiosità, riversando nelle opere la sua urgenza creativa, ma anche le sensazioni, i dubbi, i tormenti di un animo inquieto e al tempo stesso riflessivo e poetico.

Patrocinata da vari enti tra cui Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino, la mostra evidenzia tutta la carica espressiva del segno: dall’asprezza del tratto di alcune acqueforti all’armonia degli andamenti curvilinei, fino alle deflagranti esplosioni cromatiche del dripping, sgocciolature di colore da cui emergono immagini evocative come la passione di Cristo.

“La crocifissione - evidenzia il curatore della mostra e del catalogo Francesco Santaniello – è stato il tema cardine del percorso creativo di Renzo Scopa. Un motivo iconografico assunto come estrema metafora delle sofferenze umane e di quel male di vivere che virulento ha attraversato tutto il Novecento”. Forte è l’imprinting della Scuola del Libro di Urbino (dove Scopa si è formato sotto la guida maestri come Francesco Carnevali, Leonardo Castellani, Pasquale Rotondi), così come forte è l’influenza dei luoghi, Urbino e Città di Castello, dove ha vissuto e insegnato per lunghi anni.

All’inaugurazione di venerdì, a cui farà gli onori di casa l’artista Alessandro Marcucci Pinoli, titolare dell’Alexander Museum, interverranno il vice presidente della Provincia e assessore alla Cultura Davide Rossi, il saggista e docente dell’Università di Urbino “Carlo Bo” Gualtiero De Santi e il pittore Mario Logli (amico d’infanzia di Renzo Scopa). Per l’occasione, è previsto anche il recital “Il suono della parola”, con Valeria Marri (voce recitante) e Marina Cesari (sax), tratto dagli scritti di Renzo Scopa raccolti nel libro “Il segno della parola”.

La mostra di Pesaro, che resterà aperta fino al 3 maggio (ingresso libero, info tel. 338.26.66.586), è la seconda tappa, dopo Città di Castello, di un percorso itinerante che per tutto il 2012 toccherà importanti città d’arte dell’Umbria e delle Marche: Assisi, Citerna, Montone, Pietralunga, Urbino, Apecchio.

“Fedele a quei principi ispirati dagli studia humanitatis che furono alla base dello splendore culturale dell’Urbino rinascimentale – spiega ancora Francesco Santaniello – Renzo Scopa ha condiviso il suo sapere, ma soprattutto il saper fare, con gli allievi, formando generazioni di abili ed esperti professionisti che hanno alimentato a loro volta la rinomata e nobile arte tipografica tifernate. Parallelamente all’attività di docente, ha condotto la sua ricerca pittorica, senza lasciarsi irretire dalle dispute teoriche o dai compiacimenti estetici dei differenti stili e tendenze artistiche, concentrandosi sul suo sentire, fisico e poetico insieme, e rimanendo coerentemente fedele alle sue idee”.

Una ricerca personale, solitaria e profondamente intimista, in cui i visitatori potranno addentrarsi scoprendo, tra le opere in mostra, quella luce capace di rischiarare gli angoli più bui dell’animo umano.

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