Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Raccolta differenziata: “Bisogna educare i cittadini”

L’appello di Ucchielli nell’incontro con i sindaci convocato insieme all’assessore Capponi

PESARO. E’ un richiamo formale, di certo non gridato, ma non per questo di minore impatto, quello rivolto dal presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli, alla platea di sindaci e assessori all’Ambiente dei Comuni del territorio che, stamattina, si sono riuniti in via Gramsci per fare il punto sui rifiuti e la loro gestione.

“La raccolta differenziata è un dovere collettivo – ha esordito Ucchielli – ed è in tal senso che noi amministratori dobbiamo educare la popolazione. Sensibilizzare i cittadini, parlare con la gente, affinché tutti imparino a differenziare i rifiuti nel quotidiano: dev’essere questo l’impegno principale dei sindaci e di tutti gli enti pubblici della provincia. Bisogna arrivare a raddoppiare, a triplicare le percentuali, ancora troppo basse. E’ una situazione inaccettabile”.

Per Ucchielli, infatti, “non è solo una questione di costi o di programmazione: il Piano dei rifiuti è stato fatto nel 2001, ma bisogna rispettarlo e applicarlo, cosa che ancora non avviene con sistematicità nei vari comuni del territorio. Ecco perché, come amministrazione provinciale, abbiamo predisposto anche un servizio di vigilanza affidato a volontari che avranno il compito di controllare le aree in cui potrebbero essere smaltiti rifiuti in maniera illecita. Mi riferisco, ad esempio, ai fiumi e dintorni. Ebbene, chiunque metta in atto simili azioni a danno dell’ambiente e della collettività, sappia che vedrà aumentare il rischio di denuncia”.

Un messaggio forte e chiaro, quello di Ucchielli, rafforzato anche dalle parole dell’assessore provinciale all’Ambiente, Sauro Capponi: “L’obiettivo, nell’immediato, è arrivare quantomeno al 40%, in termini di percentuale di raccolta differenziata in tutto il territorio di Pesaro e Urbino. Ci sono Comuni che, attualmente, non raggiungono neppure il 10%: ciò significa che, dal 2001 ad oggi, non sono state applicate a dovere le misure programmate dal Piano provinciale sui rifiuti”.

In effetti, basta un dato per avere il polso della situazione: “Dalla prima provincia marchigiana – incalza Capponi – siamo passati agli ultimi posti, nella classifica regionale degli enti locali che effettuano la raccolta differenziata”. 

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