“Questo Governo fa continuamente confusione, con provvedimenti che invece di agevolare il decentramento, mettono in seria difficoltà gli enti locali e l’economia dei territori”. E’ quanto evidenzia il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli in riferimento da un lato al “Patto di stabilità” per il contenimento della spesa corrente, dall’altro alla cosiddetta “circolare taglia spese” del ministro Pietro Lunardi, poi rientrata, che sospendeva gli appalti pubblici in via di perfezionamento.
“Il Patto di stabilità del Governo – prosegue Ucchielli - ha bloccato impegni e pagamenti e quindi la possibilità per la Provincia di pagare i fornitori, le ditte e le aziende, creando non pochi problemi e difficoltà, visto che i soldi in cassa il nostro ente li ha”. Quanto alla circolare del Ministro Lunardi, “essa ha suscitato – dice ancora il presidente della Provincia - non poco scompiglio tra Regioni, enti pubblici, sindacati, mondo economico, mettendo in serio pericolo la possibilità di procedere con le opere infrastrutturali già finanziate ma non ancora impegnate. Pur avendo il ministro fatto dietrofront, l’allarme c’è stato, con conseguente confusione e richiesta di chiarimenti dal mondo economico e imprenditoriale”.
Per il presidente Ucchielli si è dunque ben lontani dal vero decentramento. “Questo Governo, invece di mettere a disposizione nuove risorse per consentire agli enti locali di svolgere i poteri trasferiti ed essere così più vicini ai cittadini, blocca addirittura le risorse che gli enti già hanno. Torno a sollevare la necessità, come evidenziato anche nella lettera che ho spedito nei giorni scorsi al presidente del Consiglio, al ministro dell’Economia e Finanze e ai capigruppo di Camera e Senato, di dare immediata e concreta applicazione a quanto previsto dall’art. 119 della Costituzione con un sistema di norme che rendano effettiva l’autonomia finanziaria ed impositiva delle amministrazioni provinciali, oggi praticamente nulla. Ci sono questioni che incidono sulla finanza provinciale e che condizionano fortemente la gestione dei nostri enti, non solo dal punto di vista tecnico ma anche politico”.