PESARO. Epigrammi in quartine e distici a rima baciata. Per meglio dire… scherzi mitologici. Ironia, autoironia, citazione classica, realtà contemporanea. Sono i motivi che si intrecciano in “Tragico riso” (Manni editori, Lecce, 2005, 88 pagine, 8 euro), la raccolta di versi di Antonio Fabi che la Provincia presenta martedì 14 marzo alle 17,30 nella sala del consiglio provinciale “Wolframo Pierangeli”.
L’incontro, che rientra negli appuntamenti della rassegna “Palinsesto cultura”, è organizzato dall’assessorato alle attività culturali, editoria, pari opportunità. Dopo l’introduzione dell’assessore Simonetta Romagna e il saluto dei presidenti degli Ordini forensi di Pesaro e di Urbino, che hanno patrocinato l’iniziativa, il critico letterario Gualtiero De Santi commenterà la raccolta, che sarà letta alla presenza dell’autore.
Urbinate, avvocato, socio onorario della “Fondazione italiana per la musica antica” e componente del consiglio di amministrazione del Conservatorio “Rossini” di Pesaro, Antonio Fabi firma un libro dal titolo ossimorico, “Tragico riso”, fatto di “scherzi mitologici e altri epigrammi”. E questi ultimi sono talmente epigrammi che fanno venire in mente Marziale, il “padre di tutti gli epigrammi”.