Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Quale futuro per la “rete” Spac? L’1 dicembre incontro pubblico ad Urbania con artisti e operatori

Alle ore 15, nel Ridotto del Teatro “Bramante”, iniziativa della Provincia di Pesaro e Urbino con gli interventi di Roberto Paci Dalò, Camilla Falcioni, Giovanni Gaggia, Massimo Mattioli e Gilberto Santini

PESARO – Quale futuro per lo Spac, il “Sistema provinciale di Arte contemporanea” creato e coordinato dalla Provincia di Pesaro e Urbino? In seguito alla legge di riforma “Del Rio”, dal primo gennaio 2016 la competenza sulle politiche culturali tornerà alla Regione Marche, che diventerà la referente per gli operatori pubblici e privati del settore. Con i suoi 25 Centri di arte contemporanea dislocati in 18 Comuni, lo Spac è una realtà unica nel territorio regionale, una vera “rete” delle arti visive creata dalla Provincia 15 anni fa per promuovere, sollecitare e sostenere azioni a favore dell’arte contemporanea.

Per non disperdere questo patrimonio di strutture, rapporti, attività e portarlo nella giusta attenzione della Regione, martedì 1 dicembre, alle ore 15, al Ridotto del Teatro “Bramante” di Urbania, si terrà un incontro della Provincia con tutti i Centri associati alla rete Spac, gli amministratori, gli operatori culturali, artisti e semplici appassionati.

Dopo l’intervento del presidente della Provincia Daniele Tagliolini, l’artista Giovanni Gaggia (direttore artistico di “Sponge Arte Contemporanea”) e Camilla Falcioni (che si occupa da anni di promozione culturale) coordineranno le riflessioni, a partire da quelle del giornalista di “Artribune” Massimo Mattioli, dell’artista e musicista Roberto Paci Dalò e del direttore dell’Amat Gilberto Santini. Questo per valutare possibili interazioni e collaborazioni tra settori ed arti diversi, nell’ottica di progettualità sostenibili.

I Centri Spac sono nati grazie ad artisti di rilievo internazionale che hanno voluto segnare il legame con il territorio. Basti pensare alla “Fondazione Centro Arti Visive Pescheria” di Pesaro sorta dal progetto dello scultore Loreno Sguanci, alla “Quadreria Cesarini” di Fossombrone nata dal notaio e mecenate Giuseppe Cesarini, alla raccolta “Leonardo Castellani” di Urbino derivante da una consistente donazione, al “Centro di scultura contemporanea” di Cagli grazie allo scultore Eliseo Mattiacci, alla “Sezione d’Arte Contemporanea” del Conventino di Monteciccardo con opere donate da artisti di rilievo, al “Museo Franco Assetto” di Frontino da un cospicuo lascito dell’artista, al Centro TAM di Pietrarubbia voluto da Arnaldo Pomodoro, alla “Sezione d’arte contemporanea” di Pergola dalla donazione dell’artista Walter Valentini, al Centro espositivo “Spazio Nobili” di Montelabbate creato da Leonardo Nobili.

La presenza di istituti d’arte e accademie ha agevolato la nascita, nel 2008, del “Circuito Giovani”, che ha aperto gli spazi Spac a linguaggi e giovani emergenti. Per non parlare del percorso avviato dalla Provincia nel 2011 per favorire la realizzazione di  progetti di residenze artistiche, che oggi sono una decina.

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