Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b

Provincia virtuosa ed… economa

Consiglio, approvato il bilancio consuntivo con un avanzo di oltre 8 miliardi di vecchie lire

La Provincia ha chiuso i conti del 2001 con un avanzo di circa 8 miliardi e 89 milioni di vecchie lire (è l’ultimo bilancio votato nella ex moneta nazionale), la conferma del riconoscimento di “ente virtuoso”, che comporta uno sconto dell’1% sui mutui, e il pieno allineamento al patto di stabilità interno da cui deriva l’eliminazione del blocco delle assunzioni. Altra nota di merito, 47 miliardi e 840 milioni di lavori pubblici messi in cantiere.

Il rendiconto finanziario dell’ente di viale Gramsci è stato approvato a maggioranza dal consiglio provinciale di lunedì con 6 voti contrari del centro destra (Forza Italia e Alleanza nazionale), l’astensione del vice presidente del consiglio Orlando Lustrissimini di Rifondazione comunista e 15 voti a favore del centro sinistra.

Da dove derivano le risorse residue? Sia nella gestione corrente sia nel capitolo degli investimenti, ci sono state maggiori entrate ed economie di spesa rispetto alle previsioni iniziali. Nelle casse della Provincia sono arrivati per esempio 500 milioni in più di addizionale Enel sul consumo dell’energia elettrica e il ministero dell’Ambiente ha trasferito oltre 486 milioni per la gestione della Riserva naturale del Furlo, un finanziamento del tutto imprevisto. Tra i più significativi “risparmi” ci sono 732 milioni per la prestazione di servizi, con bollette telefoniche più leggere di circa 23 milioni, insieme alle minori spese per acqua, luce e gas, e 63 milioni di uscite in meno per le spese del personale.

Come verranno utilizzate queste risorse? «Parte dell’avanzo è vincolato - ha spiegato la vicepresidente Giovanna Cecconi, assessore al Bilancio - Più di 3 miliardi sono fondi che la Provincia ha ricevuto in ritardo rispetto alla effettiva possibilità di spenderli. Hanno una destinazione precisa: per esempio le risorse per il progetto Sici (446 milioni), i trasferimenti per la riserva del Furlo (486 milioni), il fondo della Merloni per incentivare le progettazioni (889 milioni), la formazione professionale (728 milioni)». Circa 491 milioni sono legati alle spese in conto capitale, cioè gli investimenti in opere pubbliche.

«Restano “liberi” 4 miliardi e 396 milioni circa - ha sottolineato Cecconi - ma bisognerà tenere conto che con queste risorse dovremo fare fronte a due debiti fuori bilancio: 380 milioni spesi per lo sgombero della neve e 320 milioni per una causa di lavoro legata alla vertenza di un dipendente».

Nessuna anticipazione sull’utilizzo delle risorse residue: se ne parlerà in una delle prossime sedute del consiglio. E, in previsione della “spartizione della torta”, il capogruppo di Fi Settimio Bravi ha chiesto che «la maggior parte dell’avanzo venga impiegato per la manutenzione delle strade». Lo stesso non ha risparmiato critiche al rendiconto: «È troppo copioso - ha detto - questo sta a significare che la Provincia ha una scarsa capacità di spesa». Ha poi sottolineato alcuni parametri negativi: i debiti fuori bilancio e la presenza di consistenti residui attivi e passivi.

Gli ha fatto eco il presidente della commissione Bilancio Emidio Omiccioli (Ds) per fare notare che l’entità dell’avanzo è «strettamente legata al fatto che i finanziamenti sono arrivati a fine anno e non c’era oggettivamente la possibilità di spenderli».

Il capogruppo di An Gianfranco Colucci ha parlato di «bilancio ingessato» e c’è chi ha lamentato il fatto che «non si è proceduto alle alienazioni del patrimonio».

Pertanto la vicepresidente Cecconi ha colto l’occasione per ricordare che «proprio domani (martedì) andrà all’asta il terreno della piscina, dopo gli imprevisti che hanno rallentato l’iter delle procedure».

 

 

 

 

 

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