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Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Premiati i migliori diplomati della provincia, le esortazioni del direttore della ricerca del Cern di Ginevra Sergio Bertolucci

Cerimonia al Campus scientifico “Sogesta”: attestati a 254 diplomati con 100/100, di cui 44 con lode. Riconoscimenti anche ad 11 studenti “eccellenti” a competizioni nazionali, certamina e olimpiadi

URBINO – “Negli ultimi anni la società italiana si è basata sull’idea che fosse importante produrre tante cose, invece è la conoscenza quella che farà la differenza. Bisogna spostarsi dalla quantità alla qualità. I cinesi hanno 20milioni di laureati l’anno, di cui un milione e 200mila ingegneri. Se non saremo al passo sul versante della conoscenza, diventeremo noi quelli che producono le cose e gli altri quelli che ci dicono cosa produrre”.

E’ quanto ha evidenziato ai giovani il direttore della ricerca del Cern di Ginevra Sergio Bertolucci, in occasione della premiazione di 254 diplomati con 100/100 delle scuole superiori del territorio provinciale (di cui 44 con lode), promossa dalla Provincia in collaborazione con l’Università di Urbino e la Fondazione “Giuseppe Occhialini” al Campus scientifico “Sogesta” della Facoltà di Scienze e tecnologie dell’Università di Urbino.
Bertolucci, invitando i migliori studenti a non farsi scoraggiare dalla difficile situazione italiana e dai modelli dominanti, ha esortato ad avere sempre come valore “l’umiltà e la voglia di capire e imparare”, spiegando come gli studi universitari in materie scientifiche e tecnologiche siano fondamentali e diano sbocchi e sviluppi a volte impensati: è all’interno del Cern che 22 anni fa è nato il web, così come più recentemente l’applicazione del “touchscreen”, per non parlare della diagnostica e delle tecnologie create per supportare la ricerca, poi diventate di uso comune.

“E’ importante - ha detto il presidente della fondazione “Giuseppe Occhialini” Antonio Zoccoli – che quanti sono portati per le materie scientifiche scelgano questa strada. Bisogna investire soprattutto in tecnologia, scienza e ricerca perché è qui che ci sarà la vera concorrenza con gli altri Paesi. I laureati in Ingegneria e Fisica trovano quasi sempre un posto di lavoro, i fisici sono tra l’altro molto ambiti non solo nella ricerca ma in altri ambiti, come ad esempio le banche, per la loro capacità di risolvere i problemi”.

“Il periodo che stiamo vivendo - ha sottolineato il presidente della Provincia Matteo Ricci - è un vero e proprio trauma collettivo e come in tutti i momenti traumatici è importante rimettere in fila la scala di valori. Mi fa piacere che un grande fisico come il professor Bertolucci affermi che è il momento di passare dalla quantità alla qualità, perché siamo in una provincia che vuole essere un punto di riferimento proprio per la qualità della vita”. Quindi l’invito ai giovani: “Il grande risultato che avete ottenuto negli studi deve diventare un punto di partenza per aiutarci a costruire una società migliore. Vi sentirete dire che ancora siete inesperti, che non è il vostro momento. Tutte balle, c’è una generazione che non vuole lasciare nulla e voi dovete conquistarvi ogni passo. Ma ogni volta che c’è una probabilità provate a prenderla, perché il maggiore rammarico è non averci provato”.

Sull’importanza di non arrendersi di fronte alle difficoltà si è soffermata anche l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Alessia Morani, evidenziando come “le persone dotate di capacità e talento prima o poi emergono” ed invitando gli studenti a viaggiare, a conoscere altri luoghi e persone. Un complimento alla scuola di Pesaro e Urbino “che è al secondo posto tra tutte le province d’Italia per il livello di profitto dei propri allievi” è stato rivolto dalla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Carla Sagretti, mentre il Rettore dell’Università di Urbino Stefano Pivato ha invitato i diplomati a stare lontani dalle università “mordi e fuggi”, poiché “nel percorso di studi è fondamentale è lo scambio di esperienze con studenti e professori, la vita comunitaria che aiuta a crescere e maturare”. Da parte sua, l’assessore alle Politiche educative del Comune di Urbino Gianluca Marcucci ha esortato gli studenti a non perdere mai il senso critico, “che vi aiuterà a darvi la strada e ad essere liberi”.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati omaggi ai professor Bertolucci e Zoccoli (una ceramica di Franco Bucci ed il volume “La provincia Bella”), così come di un riconoscimento (acqueforti di Natale Patrizi) al dirigente scolastico del “Battisti” di Fano Giuseppe Franchini che andrà in pensione dal prossimo anno scolastico. Per concludere con la consegna degli attestati ai 254 diplomati.

Quest’anno si è affiancata anche un’altra premiazione, quella di 11 studenti “eccellenti” frequentanti le scuole della provincia, che hanno conseguito risultati nell’ambito di competizioni nazionali, certamina e olimpiadi, riconosciuti dal ministero dell’Istruzione come “valorizzazione delle eccellenze”. Si tratta di Renato Desideri (arrivato primo alle Olimpiadi nazionali dell’Astronomia), Valeria Grilli (prima al concorso “Premio Pandolfo Roscioli” delle professioni turistiche alberghiere), Davide Cordella (classificatosi nella fase nazionale delle Olimpiadi della Matematica), Mattia Giammarusto (primo al Premio, sezione B, “Latinus Ludus Mondaino”, Silvia Amaioli (classificatasi alla semifinale del Kangourou per la lingua inglese), Sofia Cesarini (prima al premio “Certamen Placidianum”) ed un gruppo di giovani che hanno avuto la menzione d’onore alla X edizione del concorso nazionale “I Colloqui Fiorentini: Nihil Alienum”: Andrea Toccaceli, Elisabetta Campetella, Anna Maccagli, Valeria Mariani, Maria Sabatini.      


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