Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Porto di Fano, «risolvere il problema del dragaggio»

Lettera congiunta di isituzioni ed enti al ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Richiesto un incontro a Roma

PESARO – «Un vertice a Roma per risolvere il problema dei dragaggi dei porti». E’ la richiesta che il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli ha trasmesso al ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, con una lettera sottoscritta anche dall’assessore regionale Fabio Badiali, dal sindaco di Fano Stefano Aguzzi, dal sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, dal sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo, dal presidente dell’Unione dei Comuni Valcesano Giuliano Lucarini, dal presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino Alberto Drudi e dal presidente del Consorzio navale marchigiano Giovanna Rivetti.

«La costa e il sistema portuale – si legge nel testo -  rappresentano per il territorio marchigiano una risorsa importante, come confermato dalla recente costituzione del “Distretto del Mare”. Tuttavia la funzionalità, l’operatività e lo sviluppo dei porti sono fortemente condizionati dal problema dei dragaggi, necessari ma impraticabili a causa della normativa vigente che prevede una serie di vincoli per la corretta gestione dei fanghi da dragaggio e la realizzazione, con tempi molto lunghi, di apposite casse di colmata da realizzarsi ad Ancona»

In particolare, i rappresentanti di istituzioni ed enti evidenziano la situazione del porto di Fano che «a causa della difficoltà dovuta alla quantità di fanghi nel fondale, non riesce a tutelare la sicurezza degli operatori marittimi e non può garantire un adeguato accesso al mare per l’industria cantieristica».

In attesa dell’effettiva attuazione dell’ «Accordo di programma per la bonifica e lo sviluppo sostenibile delle aree portuali della Regione Marche», siglato nel 1998 da ministero, Regione Marche, Comune di Fano, Autorità portuale di Ancona e Icram, i firmatari auspicano  «l’emanazione di disposizioni, anche di carattere transitorio e urgente, per facilitare lo smaltimento dei fanghi da dragaggio, pur nel rispetto e nella tutela dell’ambiente costiero» e richiedono «un incontro nel più breve tempo possibile, finalizzato all’attivazione di tutte le sinergie necessarie».

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