PESARO. Un “colloquio” a tre voci per svelare il percorso di un poeta. Umberto Piersanti, che da Urbino ha raggiunto le vette della letteratura, è protagonista del volume “Il canto magnanimo” (edizioni peQuod, Ancona, 2005, 14 euro), una lunga conversazione che i critici Roberto Galaverni e Massimo Raffaeli hanno intavolato con Piersanti, uomo e scrittore.
Il libro sarà presentato dalla Provincia martedì 28 marzo alle 17,30 nella sala del consiglio “Wolframo Pierangeli”. Dopo i saluti del presidente Palmiro Ucchielli e dell’assessore alle attività culturali-editoria Simonetta Romagna, sono attesi gli interventi di Massimo Raffaeli e Umberto Piersanti. L’incontro è una delle tappe della rassegna “Palinsesto cultura”.
La conversazione racconta “le occasioni di un uomo e insieme il percorso di un poeta - si legge in quarta di copertina -: vi sfilano, come in un documentario d’autore, il dopoguerra a Urbino, il Sessantotto, la rinascita della letteratura nelle Marche, i grandi maestri (Bo, Volponi, Scataglini) e gli scrittori coetanei, Neruda e Garcia Lorca, Carducci e Pascoli ma anche Pavese e Pasolini. Ricordi, immagini, flash, notazioni di poetica”.
A raccomandare ai lettori “Il canto magnanimo” è il critico Giancarlo Pontiggia che nel sito www.caffeletterario.it scrive una recensione dell’opera, definita “uno dei libri più significativi di questi ultimi anni… perché finalmente qui si torna a parlare di poesia, dopo decenni di ubriacature ideologiche, semiotiche e sociologiche, nella sua autentica dimensione di totalità e di verità. Certo non si potrebbe dare lo stesso risultato se il poeta non fosse Piersanti…”.