Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Omaggio a Francesco Rosi” sabato 18 aprile con il regista e autore Agostino Vincenzi

Prosegue il ciclo di appuntamenti “Fra la gente: la Grande Guerra e le note cinematografiche del neorealismo italiano” promosso dall’associazione Pegasus e curato dal giornalista Paolo Montanari

MONTELABBATE – “Omaggio a Francesco Rosi” è il tema della conferenza che si terrà sabato 18 aprile, alle ore 17.30, nello Spazio Nobili di Montelabbate, nell’ambito del ciclo di appuntamenti “Fra la gente: la Grande Guerra e le note cinematografiche del neorealismo italiano”, promosso dall’associazione culturale “Pegasus” di Pesaro e curato dal giornalista e critico cinematografico Paolo Montanari con il patrocinio della Provincia e dei Comuni ospitanti.

“Dopo le prime due tappe a Piobbico - spiega Paolo Montanari - la rassegna, che tocca i luoghi storici e artistici del territorio provinciale, porterà a Montelabbate due conferenze, ad ingresso libero, patrocinate dall’assessorato alla cultura del Comune, che vogliono recuperare i valori storico - culturali di due momenti tragici e fondamentali per la storia del nostro Paese”.

Nell’incontro del 18 aprile, il regista e autore Agostino Vincenzi renderà omaggio al grande cineasta Francesco Rosi parlando di uno dei suoi capolavori, “Uomini contro”, un “film che lancia un messaggio politico contro le assurdità delle guerre,  prendendo come background proprio la prima guerra mondiale, vissuta nelle trincee”. Al film seguirà la presentazione, da parte dello stesso Montanari e del critico e storico d’arte Claudio Cesarini, del video “L’Andare” (un j’accuse contro le guerre e la violenza nel mondo) del regista pesarese Giovanni Storoni.

La seconda conferenza si terrà sabato 9 maggio, alle ore 17.30, sempre nello Spazio Nobili, dove il critico d’arte Lorenzo Fattori e Paolo Montanari rifletteranno su “L’interventismo dei futuristi nella Grande Guerra’’.
“La guerra come igiene del mondo, proclamavano il fondatore del Futurismo italiano Filippo Tommaso Marinetti e gli altri artisti, da Severini a Balla, da Sant’Elia a Boccioni, da Sironi a Palazzeschi – ricorda Paolo Montanari -. La guerra dagli occhi di artisti che vedevano il paradosso di una realtà deformata e l’ottica tragica di un grande poeta, Ungaretti, che visse ugualmente la vita della trincea”. Seguirà la lettura di poesie futuriste da parte dell’attore Roberto Rossini. L’ingresso è libero.

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