Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Omaggio a Fabio Tombari, una festa con gli ex allievi

Serata d’onore il 2 luglio, alle ore 21.15, a Montecalvo in Foglia, aperta a tutti. L’attore Matteo Giardini metterà in scena una lezione anticonformista. Molti gli ospiti presenti

ritratto dell'alunna Gabriella Borgogelli di Fabio Tombari

la conferenza stampa a Fano

Un evento dedicato allo scrittore Fabio Tombari (Fano 1899 – Rio Salso 1989), proponendo una possibile lezione anticonformista dal meglio delle sue pagine di geografia, storia, pedagogia, astronomia, botanica, arte, aritmetica, alla presenza degli ex allievi e di tutti coloro che si sono lasciati sedurre dai suoi scritti e dal suo pensiero. E’ l’iniziativa della Provincia di Pesaro e Urbino (assessorato alle Politiche culturali), in collaborazione con i Comuni di Frontino, Montecalvo in Foglia, Tavullia, l’Istituto d’Arte “Apolloni” di Fano (dove Tombari ha insegnato per lunghi anni), l’Istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” di Montecchio e vari altri enti e associazioni.

La festa, con tanto di torta e foto celebrative, si svolgerà venerdì 2 luglio, alle ore 21.15, nella Country House “Ca’ Virginia” di Montecalvo in Foglia (www.cavirginia.it), ad ingresso libero. Direttore artistico e organizzativo è  Matteo Giardini, che metterà in scena un’ipotetica lezione dello scrittore, alla presenza di “tombariani” che occupano posti di spicco nelle arti, nel giornalismo, nell’editoria, nell’informatica e nel “made in Italy”.

Hanno già dato la loro adesione Cristina Mondadori, presidente della Fondazione Mondadori, i giornalisti e scrittori Gianni Mura e Vivian Lamarque, il presidente di Microsoft Italia Umberto Paolucci, l’attore Arnaldo Ninchi, Ambrogio Folonari patron della celebre casa vinicola, l’architetto Michele De Lucchi, designer dell’Olivetti, che era solito fare i compiti a casa dello “zio” Fabio. E’ stato rintracciato anche “Pallino”, personaggio – alunno in un libro per l’infanzia di Tombari, ogni nientemeno che l’ammiraglio Paolo Pagnottella. Ben 24 ex allievi arriveranno da ogni parte d’Italia (da Varese a San Giovanni Rotondo), per portare il loro ricordo e la testimonianza del loro affetto. Saranno presenti anche i nipoti e gli eredi dello scrittore, che hanno offerto a questa iniziativa una speciale collaborazione. 

Inoltre, sabato 3 e domenica 4 luglio sono previste, alle ore 18.30, le “passeggiate tombariane” (da “Ca’ Virginia”), a cura dell’associazione ambientalista “Lupus in Fabula”, con la guida naturalistica Andrea Fazi ed il lettore Matteo Giardini (info e iscrizioni: cell. 348/5180783; info@lalupusinfabula.it).

L’evento è stato illustrato in una conferenza stampa a Fano dall’assessore provinciale alle Politiche culturali Davide Rossi, dal direttore artistico Matteo Giardini, dalla guida naturalistica Andrea Fazi, dal titolare di “Ca’ Virginia” Giacomo Rossi, dalla professoressa Milena Rovinelli (in rappresentanza della dirigente scolastica dell’Istituto “Apolloni” Anna Gennari) e dai professori Stefania Antonioni e Marco Altea dell’Istituto d’arte Apolloni che hanno curato il progetto grafico.

«L’iniziativa – ha spiegato l’assessore alle Politiche culturali Davide Rossi - rientra nel progetto ‘Cantiere Fabio Tombari’, che abbiamo fortemente voluto allo scopo di creare le condizioni per tornare a leggere, amare e riscoprire questo grande interprete letterario del ‘900. In occasione della festa sarà infatti aperta una sottoscrizione per sensibilizzare gli editori italiani a ripubblicare i suoi libri, divenuti quasi introvabili. Previsto anche un ‘Album dei ricordi’, con testimonianze, foto e documenti di quanti sono entrati in rapporto con lui». Chiunque può inviare ricordi o immagini all’indirizzo www.cultura.provincia.pu.it (tel. 0721/359311 – 359294)

«Dai fasti di una carriera famosa e qualificata fino agli anni ’70 - ha sottolineato Matteo Giardini -, Tombari si era ritirato a Rio Salso per scoprire se stesso ed i segreti dell’anima nella natura, nel paesaggio, nel cibo, negli animali, nelle pietre o nei vegetali. Con criterio inversamente proporzionale agli attuali divismi televisivi, aveva riconsegnato la sua generosa vocazione al mistero, esercitando il suo magistero a contatto con i mille visitatori della sua casa, non fosse che per un aiuto a fare i compiti o a risolvere i rebus più difficili dell’esistenza. E’ il momento che il suo messaggio da Hermann Hesse italiano, come lo definì Italo Alighiero Chiusano, torni a vantaggio delle nuove generazioni».

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