Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Nuovo calendario venatorio, divieto per starna e coturnice

Approvato dalla Giunta provinciale rispetta tempi e modi fissati dalla Regione

PESARO. Approvato dalla Giunta provinciale di via Gramsci nell’ultima seduta, il calendario venatorio della provincia di Pesaro e Urbino “è perfettamente in linea con le modalità stabilite dagli atti regionali in materia”. A sottolinearlo è il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli, che ricorda i termini di validità della nuova stagione dedicata alla caccia: “La stagione venatoria inizia il 3 settembre e si conclude il 31 gennaio dell’anno successivo e in tutto il periodo la fauna selvatica è cacciabile nei modi e nei tempi fissati dal calendario venatorio regionale”.

Ciò che è importante ricordare ai cacciatori, inoltre, sono i divieti: “Nella nostra provincia – spiega Ucchielli – è vietata la caccia alla storna e alla coturnice, mentre nel periodo appena precedente l’apertura è consentito il prelievo della tortora, dello storno, del merlo e del colombaccio”.

Ecco, di seguito, i dettagli del calendario, comprese le modalità relative all’addestramento e all’allenamento dei cani da caccia.
 
Addestramento ed allenamento cani

E’ consentito dal 16 al 31 agosto per cinque giorni a settimana, esclusi i martedì e venerdì. E’ consentito, inoltre, nei giorni 8-10-13-14-15 e17 del mese di settembre, dalle ore 6 alle ore 12 nei giorni di sabato, domenica e mercoledì e dalle ore 15 alle 19.30 nei giorni di lunedì e giovedì, secondo le modalità previste dal calendario venatorio regionale.

L’addestramento e l’allenamento dei cani è consentito con le stesse modalità nelle zone di ripopolamento e cattura in scadenza, distinte con l’adesivo “Attività venatoria regolamentata”.

Vengono, infine, confermate le modalità dell’esercizio di caccia da appostamento fisso temporaneo e le modalità di caccia nei terreni in attualità di coltivazione.

Caccia agli ungulati

La caccia al cinghiale è consentita dal 26 ottobre al 31 gennaio 2009 nei giorni di mercoledi, sabato e domenica. Con un’apposita delibera si procederà all’assegnazione delle zone di caccia e alla predisposizione del Piano di prelievo.

La caccia di selezione al capriolo ha inizio il 16 agosto e termina il 23 settembre (1° periodo), per poi riprendere dal 17 al 31 gennaio 2009 (2° periodo).

La caccia di selezione al daino ha inizio il 1 settembre e termina il 6 ottobre (1° periodo), riprendendo dal 10 al 31 gennaio 2009 (2° periodo).

L’attività venatoria  è consentita secondo le modalità ed i tempi approvati con apposita deliberazione.

Zone di ripopolamento e cattura in scadenza

Vengono restituite all’attività venatoria 5 zone di ripopolamento e cattura di cui 2 nell’ATC Ps 1 ”La Grotta” di Sant’Agata Feltria e “Schigno” di Casteldelci e 3 nell’ATC Ps 2 “San Martin Le Grotte” di San Costanzo-Mondolfo, “Rio cupo” di Cartoceto, “Alberone” di Fano. Le predette zone individuate con la scritta “Attivita’ venatoria regolamentata” sono restituite all’attività venatoria con apposito regolamento.

Sono state, inoltre, prorogate le seguenti Zone di ripopolamento e cattura fino all’apertura della stagione venatoria 2012-13: ATC Ps 1: “Ponte Maddalena-Ponte Piga” di Novafeltria, “Ca’ Resto” di Sant’Angelo in Vado; ATC Ps 2: “Val Di Meti” di Apecchio, “Camignano” di Apecchio-Cagli, “Ghilardino” di Fossombrone.

Viene, inoltre, restituito all’attività venatoria un Centro pubblico di riproduzione della selvaggina “Santa Maria Gessi” di Lunano.

Mentre è costituito un nuovo centro di riproduzione della fauna denominato “La Brombolona” nel comune di Urbino.

Con l’approvazione del nuovo calendario la situazione territoriale della provincia di Pesaro e Urbino è così configurata: 60647 gli ettari destinati alle aree protette, pari al 25,76% dell’intero territorio, mentre alle Aziende faunistiche, venatorie e agrituristiche sono riservati 22543 ettari, pari al 9,6% del territorio provinciale, “in linea, ancora una volta – fa notare Ucchielli –  con quanto previsto dal Piano faunistico-venatorio provinciale e da quello regionale”.

Ulteriori informazioni relative all’attività venatoria saranno pubblicate via via con appositi manifesti.

 

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