PESARO. Sulle polemiche sollevate dal nuovo trasporto pubblico gestito da Adriabus, l’assessore provinciale alla mobilità Giuseppe Lucarini fa queste precisazioni.
«Chiediamo un po’ di pazienza. Abbiamo modificato il 90% delle linee e qualche disagio era prevedibile. Una cosa è certa. Ogni istanza sarà presa in considerazione e, se sono stati fatti errori o introdotti disservizi, questi saranno segnalati all’azienda e troveremo insieme una soluzione.
«È stato costituito pertanto in Provincia un Comitato tecnico congiunto, di cui fanno parte l’Amministrazione provinciale, i Comuni e Adriabus. Ha il compito di esaminare tutte le richieste, le contestazioni e i suggerimenti - rassicura Lucarini -. E già da subito qualcosa abbiamo già modificato. Se la Provincia e i Comuni hanno affidato attraverso una gara i servizi di trasporto pubblico ad Adriabus, abbiamo avuto e abbiamo ora margini per avanzare correttivi al progetto presentato. Ma ovviamente cerchiamo di esercitare questa funzione nell’ambito di un corretto rapporto fra enti e gestore. Anche perché Adriabus fornisce già 60.000 chilometri di servizi, che vanno oltre le prescrizioni di gara e ogni aumento comporta limitazioni in altre località.
«Occorre ricordare comunque che sono cambiati i servizi su tutto il territorio provinciale, pertanto avevamo messo in preventivo l’arrivo di segnalazioni e anche qualche protesta.
«Va precisato che non ci sono riduzioni nell’entroterra. Anzi, è vero esattamente il contrario. Intanto perché non sono possibili: l’appalto dei trasporti è unico ma i servizi urbani sono urbani e i servizi extraurbani sono extraurbani. Non sono possibili trasferimenti di servizi tra i due settori.
«Anzi è bene ricordare - evidenzia Lucarini - che proprio grazie alla razionalizzazione, alle coincidenze e agli scambi di Fano e Pesaro, siamo riusciti ad aumentare le corse nelle aree interne. Il nodo è sempre lo stesso. Le corse veloci trasportano molte persone servendo pochi luoghi. E la gente protesta se non si fa tappa nelle fermate intermedie. Se accogliamo queste richieste si rallentano i tempi di percorrenza e ci rimette chi parte da più lontano. Bisogna trovare il giusto equilibrio. Ma deve essere un equilibrio che va incontro alle esigenze complessive della comunità provinciale, senza rinunciare alla possibilità di offrire servizi anche a chi attualmente non ne può usufruire.
«Anche utilizzando l’automobile - conclude l’assessore Lucarini - per arrivare a Fossombrone, se si rispettano i limiti, non si fanno fermate e si prende la superstrada Fano-Grosseto, non si arriva in meno di 45 minuti».