Dopo il violento nubifragio di venerdì la Provincia conta i danni. Mentre proseguono a ritmo serrato gli interventi per riportare alla normalità la circolazione lungo le strade della costa e delle aree interne, l’amministrazione di viale Gramsci ha avviato al tempo stesso la verifica dei danni subiti dalle infrastrutture viarie.
Per fronteggiare l’emergenza è tutt’ora mobilitato il personale dei Servizi speciali, della Protezione civile e della Viabilità insieme a una decina di imprese private.
Alberi abbattuti, grossi rami e fronde che ostruiscono la carreggiata in quasi tutte le colline della fascia costiera, ma anche a Urbino e Fermignano. E poi segnaletica e cartelloni abbattuti, pali divelti, fioriere ribaltate. Le squadre sono al lavoro dalla tarda serata di venerdì con motoseghe, macchine operatrici e camion.
Gli interventi più impegnativi sono stati quelli per riaprire al transito la strada panoramica San Bartolo, da Gabicce Monte a Pesaro, la panoramica Ardizio e la 423 per Urbino (nel tratto dopo la Fornace Pica). Nella zona di Fano e Mondolfo ci sono state difficoltà lungo la Flaminia e, per alcune ore, la circolazione è stata interrotta da Solfanuccio di San Costanzo a Ponte Rio di Mondolfo, in località Centocroci e a Sorbolongo.
Alcuni veicoli sono rimasti coinvolti in incidenti stradali di lieve entità, senza conseguenze per gli automobilisti.
Nei punti più critici la situazione sta già tornando alla normalità e in generale gli interventi procedono con rapidità ed efficacia.