Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

“Nonostante le difficoltà, il tessuto economico locale rivela dinamicità e capacità..."

di Gloriana Gambini

Come emerge chiaramente anche dai contributi apparsi di recente sugli organi di informazione locale, si sta registrando una diffusa preoccupazione circa il futuro dell’industria e dell’economia provinciale nel suo complesso. Certamente la flessione generale dei consumi, il calo delle esportazioni conseguente al rafforzamento dell’euro, la spregiudicata concorrenza di paesi emergenti, nonché l’assenza di una adeguata e coraggiosa politica industriale nazionale, incidono negativamente sullo stato di salute delle nostre imprese. Il tessuto economico locale rivela tuttavia una sua naturale dinamicità ed una buona capacità di mantenimento dei livelli occupazionali. Alcuni elementi a supporto di questa affermazione:

1) Siamo ormai un’economia plurisettoriale, con una forte crescita del settore terziario e servizi, non più semplicemente identificabile come la provincia del tessile, mobile, meccanica. Negli ultimi quattro anni, le assunzioni in questi tre settori complessivamente non hanno superato il 30% del totale

2) Alla flessione della forza lavoro nei settori del tessile e mobile in particolare, si accompagna una sensibile crescita dell’occupazione nel settore degli alberghi e ristorazione, dell’edilizia, dei trasporti pubblici e privati, della cantieristica da diporto e dei servizi alle imprese ed alle persone

3) Con riferimento ai lavoratori in mobilità, si registra nel primo quadrimestre del 2003 una percentuale di reimpiego del centoventitrè per cento (123%): sono stati cioè riassorbiti, grazie all’attento lavoro di promozione operato dai 3 Centri per l’impiego provinciali, anche lavoratori entrati in mobilità nel periodo precedente. Inoltre, lo stesso servizio di preselezione domanda /offerta di lavoro dei suddetti Centri segnala un buon andamento delle richieste di assunzione (anche nel settore della meccanica).

Se valutato in tale contesto, il ricorso alla cassa integrazione in importanti imprese pesaresi va considerato per quello che è: il segnale di una temporanea difficoltà di una impresa che affronta una transizione e che comporta la definizione di adeguate forme di sostegno e solidarietà per i lavoratori, ma non deve certo assurgere a cartina di tornasole dell’andamento dell’economia provinciale.

Il nostro sistema produttivo sta attraversando una delicata ed intensa fase di trasformazione, nella quale alla momentanea difficoltà di alcune aziende “mature” fa da contraltare il silenzioso successo di iniziative imprenditoriali ad alto tasso di innovazione. Tutte, giovani e meno giovani imprese, nel rapporto con gli enti locali e le parti sociali cercano un vigoroso contributo nella ideazione di politiche che, nella clamorosa e perdurante assenza di una precisa strategia nazionale, affrontino partendo “dal basso”, ma con coraggio e pragmatismo, la sfida dell’innovazione costante, del sostegno alla ricerca e soprattutto pongano sempre al centro delle priorità gli investimenti nelle risorse umane e nella qualità sociale. E’ questo l’obiettivo dell’”Alleanza programmatica per la qualità del lavoro e dello sviluppo locale”, che Provincia e parti sociali hanno tenacemente voluto costruire e sono ora chiamate a realizzare.

 

* assessore alla Formazione e Lavoro della Provincia di Pesaro e Urbino

 

 

 

 

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