Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

«Non strumentalizziamo anche il maltempo»

Provincia, l’assessore Giuseppe Lucarini interviene sull’emergenza di domenica a Monte Nerone

Sulle drammatiche ore vissute domenica da sciatori ed escursionisti a Monte Nerone per l’emergenza maltempo, intervengono l’assessore alle opere pubbliche Giuseppe Lucarini e i tecnici della Provincia.

 

«Nonostante il grande sforzo compiuto da tutti - afferma l’assessore - era impossibile tenere aperta la strada di Monte Nerone durante una tormenta di neve di quelle dimensioni. Perciò non posso che ringraziare il personale della Provincia, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, le imprese del piano di emergenza che si sono adoperati, al limite della loro resistenza fisica, per portare al sicuro tutte le persone che erano rimaste intrappolate nel freddo lungo la strada che porta alla vetta, assicurando al tempo stesso una adeguata assistenza anche agli sciatori e agli escursionisti che erano nel rifugio Corsini.

 

«Sono dispiaciuto, naturalmente, per i disagi che hanno dovuto subire le famiglie passando la notte fuori casa e ringrazio i gestori del rifugio che hanno contribuito ad alleviare le difficoltà.

 

«Difficile comunque trovare qualche motivo per ribaltare sulla Provincia le responsabilità di quanto è accaduto domenica - sottolinea Lucarini -. Alleanza nazionale di Apecchio ci ha provato lo stesso, e posso capire perché, dato il periodo elettorale che stiamo vivendo. Ma i fatti sono andati ben diversamente… La verità è che la montagna è imprevedibile e il maltempo, che in altre zone provoca piccoli disagi, sul Monte Nerone, in caso di improvvisa tempesta, ha effetti devastanti.

 

«Occorre però riconoscere che, in condizioni simili, un migliore coordinamento con i gestori degli impianti, una maggiore prudenza dei visitatori, che devono sempre dotarsi di catene e prestare attenzione alle condizioni meteorologiche, potrà aiutare in futuro a evitare che un maltempo eccezionale possa creare tanti disagi».

 

«Attraverso la ditta “Pian del bosco” - spiegano i tecnici della Provincia che hanno coordinato gli interventi - l’Amministrazione provinciale ha assicurato l’accesso agli impianti fin dalla mattina, aprendo una strada di tre metri, sufficiente per recarsi al rifugio. La prima chiamata è arrivata alle 12,20 da parte dei vigili del fuoco di Cagli, i quali alle 16,10 hanno comunicato che il mezzo sgombraneve era arrivato al rifugio Corsini. È normale che, in una situazione simile, le strade chiudessero subito dopo lo spartineve. Invece alcuni automezzi, probabilmente spaventati dal maltempo, hanno deciso di ripartire subito prima del successivo passaggio dello spartineve, alcuni non avevano le catene così, rientrando lungo il crinale, si sono bloccati e hanno interrotto l’unico accesso al monte e quindi al rifugio. I vigili del fuoco di Cagli hanno comunicato al personale di turno alle 17,45 che era in atto il blocco della circolazione; da parte dello stesso personale è stato disposto l’invio delle ditte Pazzaglia e Urbinati per le operazioni di soccorso. Alle 21,50 i vigili hanno comunicato che tutte le persone erano state evacuate. Alle 22 la Provincia è stata informata dal comando dei carabinieri di Urbino che un fulmine era caduto sul rifugio e ha disposto la ripartenza di tre mezzi. Alle 22,45 sono state sospese le operazioni, non essendoci le minime condizioni di sicurezza, neppure per i mezzi di soccorso. I lavori sono ripresi alle prime luci dell’alba».

 

 

 

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