Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

«Non chiudete quegli uffici postali

Il presidente Ucchielli ha chiesto al ministro Tremonti di ritirare il provvedimento che interrompe l’attività degli sportelli dell’Alta Valmarecchia

«Quegli uffici postali non possono essere chiusi». Il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli ha scritto al ministro dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti e al direttore delle Poste Italiane per chiedere di sospendere e rivedere il provvedimento (emesso dalla filiale delle Poste di Pesaro) che il 31 ottobre interrompe l’attività di cinque sportelli dell’Alta Valmarecchia: Maciano, Soanne, Montemaggio, San Donato, Ponte Molino Baffoni.

Nella lettera il presidente Ucchielli si fa interprete del malcontento e delle proteste «degli utenti, soprattutto anziani, che vivono nei territori montani interessati per i quali l'ufficio postale svolge da sempre una funzione sociale essenziale nella vita civile, soprattutto per la peculiarità della realtà locale, già penalizzata dalla carenza di servizi, dove la chiusura di un ufficio destinato a fornire importanti prestazioni aggraverebbe la condizione di disagio e di isolamento della montagna e delle sue popolazioni, conducendo al progressivo spopolamento.

E incalza: «Non credo che simili inconvenienti possano in alcun modo essere giustificati da ragioni di razionalizzazione, ristrutturazione o adducendo giustificazioni meramente ragioneristico-aziendali: la sussistenza di questi servizi pubblici primari non può essere legata esclusivamente a logiche di calcolo prettamente economico del tutto incuranti dei disagi e disservizi, considerati invece inaccettabili per la popolazione e il territorio.

Il presidente della Provincia fa anche notare che «il procedimento seguito e la decisione assunta sono in chiaro contrasto con la legge 97/94, in base alla quale la riorganizzazione dei servizi pubblici deve essere concertata comunque con gli enti locali che hanno il diritto-dovere di governare la propria comunità e di tutelare gli interessi generali della popolazione.

A fine ottobre porte sbarrate anche per le poste di Piandicastello, Savignano Montetassi, Furlo, Secchiano di Cagli, Sant’Andrea di S., Caprazzino, San Vito sul Cesano. Provvedimenti di chiusura ai quali si aggiunge la «ventilata ipotesi di riduzione dell'orario di apertura dell'ufficio postale di Casteldelci, uno dei comuni più disagiati e più lontani dell’Alta Valmarecchia, con conseguente inadeguatezza del servizio e peggioramento della sua qualità».

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