PESARO. Ripristinare il Fondo sociale nazionale nella stessa misura già prevista nell’anno 2002, precisamente in 771.461.269 euro, con lo scopo di salvaguardare il benessere dei cittadini. È questa la richiesta avanzata ieri al Ministero del Welfare e del Tesoro dalla Conferenza delle Autonomie (costituita dalla Provincia, i 67 Comuni e le 6 comunità montane), in seguito alla proposta del Ministero di tagliare del 55%, rispetto allo stanziamento del 2002, il riparto del fondo sociale nazionale destinato alla regione Marche (2.831.271, 48 euro in meno).
Il pesantissimo taglio prospettato andrebbe infatti a minare, secondo la Conferenza delle Autonomie, lo stato sociale nel suo complesso, penalizzando gli interventi in favore dei cittadini più disagiati e dei servizi sociali per anziani, disabili, bambini e famiglie. E non ultimo, comprometterebbe il ruolo di governo affidato agli enti locali dalla riforma delle autonomie e dalla recente modifica del Titolo V della Costituzione italiana.
La Conferenza delle Autonomie ha affrontato anche altre tematiche, esprimendo parere favorevole sul Piano legato al sistema idrico provinciale ed approvando il bilancio di previsione e il piano di Protezione civile.