Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Morti nel lager nazista, trovata una lista di pesaresi

La Provincia lancia un appello ai familiari per identificare i militari dispersi. Il 23 aprile commemorazione al Memoriale di Zeithain in Germania

Deportati in Germania durante i rastrellamenti seguiti all’8 settembre 1943. Rinchiusi nei lager del terzo Reich. E infine morti di tubercolosi nel “lazzaretto” di Zeithain. Sono 17 militari della provincia di Pesaro e Urbino di cui, almeno per alcuni, si era persa ogni traccia. Nessuna notizia della loro scomparsa, nessuna lapide per i familiari su cui piangere. Praticamente dispersi. Ora è spuntata una lista commemorativa dei giovani combattenti con nome, cognome, luogo e data di nascita. La scoperta è stata fatta dagli studiosi della Provincia che lavorano “Sulle tracce della memoria” (un progetto di conoscenza e divulgazione della storia del territorio legata alla seconda guerra mondiale). Tra i caduti ai quali rende omaggio il “Gedenkstätte Ehrenhain Zeithain”, un obelisco alto circa cinque metri e rivestito in granito rosso che fa parte di un complesso monumentale eretto a ricordo della località tedesca che ospitò il “lazzaretto”, associato allo Stammlager Ivb dell’ex Ddr, ci sono anche alcuni cittadini della provincia di Pesaro e Urbino. Si tratta di una goccia nel mare degli Imi (Internati militari italiani): in tutto il Paese furono circa 700 mila e, secondo gli storici, molti di questi provenivano dalle nostre zone. Il 23 aprile si svolgerà a Zeithain una commemorazione dei caduti polacchi, serbi e italiani morti nel “lazzaretto”, tra i quali anche i militari della provincia. Ecco l’elenco (la grafia di alcuni luoghi non è corretta ed è stata trascritta dagli archivi tedeschi così come è stata ritrovata): Luigi Ferri, nato il 20 dicembre 1915 a Urbania; Lorenzo Lombardi, nato il 28 maggio 1912 a Bellaguardia (?); Tarcisio Micci, nato il 20 ottobre 1920 a Mondavio; Cafiero Duranti, nato l’8 novembre 1923 a Urbino; Adolfo Olivieri, nato il 1° luglio 1909 a Tavullia; Serafino Mariotti, nato il 29 febbraio 1924 a Valditeve; Gino Careiani, nato il 16 febbraio 1913 a Bagopao (?); Mario Tinti, nato il 28 settembre 1922 a Fossombrone; Orlino Codiognoli, nato il 16 maggio 1924 a Fermignano; Guerrino Panari, nato il 4 aprile 1918 a Moutescatto (?); Olimpo Corsini, nato il 20 ottobre 1920 a Cagli; Felice Fratternari, nato il 9 gennaio 1923 a Tavolato; Marsino Ghetti, nato il 1° gennaio 1922 a Piagge; Matteo Antonio D’Andrea, nato il 17 dicembre 1922 a Sant’Angelo (?); Mario Isabettini, nato il 25 gennaio 1924 a Monte Porzio; Giuseppe Fusini, nato il 23 maggio 1923 a Montecerignone; Giuseppe Di Pierantonio, nato il 9 luglio 1922 a Ripa Caprara (?). «La pubblicazione dei nomi - sottolinea il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli - ha lo scopo di fare conoscere ai parenti che non lo sapessero il luogo in cui furono sepolti i loro cari e magari anche offrire alle famiglie la possibilità di partecipare alla commemorazione del 23 aprile in Germania. Dal momento che la trascrizione dagli atti ufficiali non è stata facile risultano abbastanza “oscuri” alcuni luoghi di nascita e quindi ci aspettiamo che, attraverso il riconoscimento del nome, i parenti siano in grado di rendersi conto che si tratta del loro congiunto». L’indagine è coordinata dall’Iscop (l’Istituto di storia contemporanea della provincia) di Pesaro e in particolare dallo storico Andrea Bianchini e dal ricercatore Gianluca Rossini. «Anche dalla nostra provincia - sottolineano gli studiosi - sono stati centinaia i militari catturati nel caos dell’8 settembre e inviati nei lager del Reich nazista. Moltissimi di loro non aderirono alla Repubblica sociale e rimasero in condizioni durissime nei campi di concentramento tedeschi subendo maltrattamenti, fame, freddo, malattie, lavori forzati. Tanti, troppi di loro, non sopravvissero. L’Iscop sta lavorando a una ricerca che ricostruisca la storia di queste vicende per quanto riguarda i cittadini della provincia di Pesaro e Urbino. Nel sito www.bobbato.it è stata allestita una sezione informativa su questi temi che viene aggiornata costantemente».

 

Per ricevere maggiori informazioni, i familiari che riconosceranno il loro caro nella lista pubblicata sopra possono mettersi in contatto con l’Iscop (telefono 0721451550).

 

 

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