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Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Mission anti crisi, via libera del Consiglio

Approvate a maggioranza dall'assemblea di viale Gramsci le Linee programmatiche di mandato 2009-2014

PESARO. Ha tracciato la rotta Matteo Ricci, consapevole che i primi mesi di navigazione alla guida della Provincia non saranno facili. "Ci aspettano tempi di burrasca - ha dichiarato -, il vento della crisi economica soffia ancora forte. Anzi, il peggio arriverà tra settembre e dicembre, quando finiranno gli ammortizzatori sociali e la rete di protezione della famiglia non basterà più. La difesa del lavoro è quindi la nostra priorità".

Per questo le "Linee programmatiche di mandato 2009-2014", approvate lunedì dal Consiglio provinciale dopo circa 9 ore di interventi e dibattito, sono in prima battuta una "mission" anti-crisi che da una parte propone misure di "resistenza", dall'altra interventi per "innovare" e creare nuovi canali di sviluppo equilibrato del territorio.

In tempi difficili, si sa, decisiva è l'unità di intenti. E Matteo Ricci, dopo l'illustrazione all'assemblea di viale Gramsci del suo progetto di governo, ha proposto alla minoranza consiliare un accordo "bipartisan" nell'interesse dei cittadini su questioni basilari, a cominciare dalla grande viabilità e dalle infrastrutture e dalla necessità di allentare il patto di stabilità per liberare risorse, fare investimenti e creare nuove opportunità di lavoro. "Ci aspettiamo una opposizione forte e decisa ma, tenuto conto degli scenari foschi determinati dalla crisi - si è augurato il presidente -, su alcuni temi contiamo di trovare soluzioni unitarie".

Del resto le linee guida nascono dall'ascolto e dalla condivisione, dopo le assemblee insieme ai sindaci, il confronto con le associazioni di categoria, il mondo imprenditoriale, i sindacati e la stipula di un protocollo d'intesa allargato a tutte le parti sociali. "Grande è stata l'apertura di credito sul nostro progetto - ha fatto notare Ricci -, altrettanto grande è ora il senso di responsabilità nel realizzare questo programma".

Difendere il lavoro, prima di tutto: impegno forte perché la produzione resti nel territorio, sostegno alla piccola impresa nei confronti del credito, aiuti alle famiglie. E la coincidenza favorevole che stanno per partire grandi opere infrastrutturali che porteranno lavoro (la terza corsia dell'autostrada A14 nei tratti Fano-Senigallia e Cattolica-Fano e il porto di Pesaro).

E poi l'innovazione che punta tutto sulla "green economy", dal turismo alle energie rinnovabili con il coinvolgimento dei privati.

Al termine della presentazione delle linee di governo (Ricci ha parlato per un'ora e mezza ripercorrendo in una efficace sintesi, conclusa tra gli applausi, le 48 pagine del programma), ha aperto il dibattito il consigliere provinciale del Pdl Roberto Giannotti. "Non è il lavoro la prima emergenza di questa provincia - ha dichiarato -, ma l'unità territoriale, messa a dura prova dalla secessione della Valmarecchia. Per questo fondamentali sono il riequilibrio tra costa e aree interne, il miglioramento della viabilità e delle strade provinciali, la soluzione delle principali emergenze sanitarie". Giannotti ha detto quindi di "condividere la scelta di individuare nel turismo il settore nel quale investire per cerare un'alternativa all'attuale sistema produttivo".

Sul fronte della maggioranza il capogruppo del Partito democratico Domenico Papi ha apprezzato la volontà di puntare su lavoro e turismo: "C'è stata una grande apertura di credito da parte del tessuto economico e sociale, è stato un atto di coraggio e di responsabilità del presidente Ricci concertare le scelte".
Mentre Antonio Baldelli (capogruppo Pdl), annunciando il voto contrario, ha rimarcato che "nelle linee programmatiche non sono indicati gli strumenti con cui risolvere le varie questioni". Positivi apprezzamenti da parte di Renzo Savelli per Rifondazione comunista e dell'Idv.

Aperture da parte dell'Udc (Marcello Mei: "Buoni gli intenti, giudicheremo i fatti") e della Lega con Giorgio Cancellieri. Entrambi non presenti al momento del voto.
Le linee programmatiche sono state approvate dal Consiglio provinciale con 19 sì della maggioranza e 9 no di Pdl e Lega.

Via libera all'unanimità, infine, ai componenti delle 10 commissioni consiliari.


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