Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Mezzolani: «Salute mentale, elimineremo le disparità»

L'impegno dell'assessore regionale alla sanità sui Dipartimenti durante il Consiglio provinciale di lunedì


PESARO. Domanda in crescita, risorse ferme, nuovi disagi da affrontare. È l'istantanea non rassicurante dei servizi psichiatrici del territorio tra presìdi medici, centri diurni e sostegno alle famiglie uscita da sala Pierangeli dove il Consiglio provinciale, riunito in seduta monotematica, ha affrontato il tema della salute mentale. Un'assise organizzata in occasione dei trent'anni della legge 180, la cosiddetta "Basaglia" dal nome del medico che l'ha ispirata e sostenuta.

Una ricognizione e al tempo stesso un appello al Governo marchiano per aumentare le risorse finanziarie e sostenere i progetti della provincia che l'assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani, ospite dell'assemblea, ha prontamente raccolto: «L'eliminazione delle disparità tra Dipartimenti di salute mentale è il nostro obiettivo prioritario - ha scandito -, convinti come siamo che la omogeneizzazione della rete dei servizi sia fondamentale. La programmazione regionale sta affrontando il problema in termini di strutture, risorse impegnate, percorsi possibili, qualità delle risposte, attività, livelli di assistenza, quantità e qualità dei posti residenziali, risposte all'emergenza e inserimenti lavorativi». Al suo fianco Carmine Ruta, dirigente del servizio salute della Regione Marche, ha confermato gli intenti.

I lavori dell'assemblea sono stati introdotti dal presidente del Consiglio provinciale Leonardo Talozzi ("Vogliamo fare il punto sulla rete dei servizi, sui limiti dell'applicazione della legge 180 e i possibili sviluppi futuri") e conclusi dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli che ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione per andare incontro, attraverso i "Servizi di sollievo", alle difficoltà che incontrano le famiglie che devono convivere con questa grave patologia.

Nel dettaglio dell'attività di viale Gramsci è sceso l'assessore alle politiche sociali Graziano Ilari: «Sulla salute mentale non si potrà mai scrivere la parola fine. Bisogna lavorare sempre, costantemente, per applicare la legge 180 e andare incontro a sempre nuovi disagi. La nostra grande sfida è oggi quella di potenziare, concretizzare e migliorare il trattamento sanitario nella fase acuta della malattia consapevoli che ugualmente importante è la valorizzazione del "dopo trattamento" stando vicino ai malati e alle loro famiglie. Di qui nasce l'intervento dei "Servizi di sollievo" in tutto il territorio, finanziato dalla Regione con 258.228,45 euro ai quali si aggiunge lo stanziamento della Provincia di 28.252,45 euro. Con queste risorse facciamo monitoraggio, coordinamento, sensibilizzazione nelle scuole, inserimenti lavorativi, assistenza".

Vito Inserra, componente del Tavolo regionale per la salute mentale (che ha promosso l'iniziativa), ha messo in evidenza le carenze di personale e strutture, in particolare nel Dipartimento di salute mentale di Fano. E il dottor Raimondo Venanzini, responsabile di Area vasta per la salute mentale della provincia di Pesaro Urbino, ha denunciato le carenze di medici e addetti amministrativi in tutti e tre i Dsm di Pesaro, Fano e Urbino, quindi la necessità di cerare nuovi centri diurni e adottare un efficiente sistema informatico negli uffici.

Il dibattito si è quindi spostato dai "tecnici" ai banchi dei consiglieri che hanno dato vita a un ricco confronto con gli esperti del settore. Infine il voto su due ordini del giorno, uno di maggioranza l'altro presentato dall'opposizione. Approvato il primo: il Consiglio provinciale invita la Regione a rinnovare le risorse per i "Servizi di sollievo", trasformare il progetto da triennale a stabile e confermare il ruolo strategico delle Province nel settore.

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