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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Matteo Ricci rilancia: «Aguzzi rifletta su Cittadella del sapere e nuovo centro»

Ex zuccherificio, la Provincia ribadisce la contrarietà a destinazioni commerciali

FANO  - «Invito Aguzzi a riflettere. E a sedersi al tavolo con noi per discutere la proposta. Perché la città rischia di perdere una grande occasione». Dopo le dichiarazioni del sindaco di Fano sul progetto «Cittadella del sapere» nell’area ex zuccherificio, Matteo Ricci rilancia: «Ci sono state risposte nervose e scomposte che ci hanno stupito. Anche perché l’idea mette al centro l’interesse pubblico e viene da un’istituzione». Il presidente della Provincia ripercorre la vicenda: «Per l’edilizia scolastica non ci sono risorse: è un problema nazionale. L’operazione che abbiamo prospettato è un’opportunità per la scuola pubblica, che sarebbe rafforzata. Perché si realizzerebbero strutture nuove e adeguate per la didattica. Ma anche per la ricerca e lo sport. Un Campus moderno e utile a Fano, valle del Cesano e valle del Metauro: esattamente il contrario di un ghetto». Respinte anche le obiezioni relative allo “spopolamento” del centro: «Un conto sono gli universitari, che vivono la città a tutte le ore. Altra cosa sono gli studenti delle superiori, che arrivano e escono dal centro quando i negozi sono chiusi. E al massimo comprano la merenda dentro la scuola». C’è un paletto fermo: «Siamo contrari alle destinazioni commerciali nell’area ex zuccherificio. E la competenza urbanistica è della Provincia». Ricci rinnova l’invito ad aprire un confronto sul progetto: «Anche perché non vediamo alternative sul tavolo. A meno che non si sia già deciso cosa fare nell’area. In questo caso ribadiamo, ancora una volta, che siamo contrari alle ipotesi relative al commercio e alla grande distribuzione». Il presidente della Provincia sottolinea poi altri aspetti: «Se si realizza l’idea, si mettono in moto lavori per milioni di euro, con nuove opportunità per occupazione e economia. In tempo di crisi non è poco». Non solo: «Da Aguzzi mi sarei aspetto un approccio più propositivo: tra noi c’è stata piena collaborazione in questi mesi. Ora, però, non vorrei che ci fossero pregiudizi nei nostri confronti. Anche perché la proposta è stata fatta per aiutare il Comune di Fano ad uscire dall’impasse sulla questione dell’area ex zuccherificio. Che rischia di rimanere una grande incompiuta. Anche dentro la giunta comunale ci sono posizioni diverse sul tema: perché non ragionarci sopra insieme?». Il presidente della Provincia apre poi altri capitoli, sanità in primis: «Siamo favorevoli all’ospedale unico. E l’ambito di confronto adeguato è all’interno del Ptc. La collocazione sarà decisa alla fine e sarà l’ultimo passo: prima bisogna capire che tipo di ospedale serve. E vogliamo capire anche cosa vuole fare Aguzzi. Se tutti dicono: “Va bene, ma solo se si fa nel mio Comune”, si riuscirà a realizzare ben poco. Ceriscioli non l’ha fatto. E anche noi non escludiamo a priori che possa essere realizzato a Fano. Ma si deve discutere insieme, senza precondizioni». Sulla questione aeroporti: «C’è stata una polemica sul nulla perché le infrastrutture di Fano e Rimini hanno natura completamente differente. Se acquistiamo una quota simbolica a Rimini è per comprendere come possiamo sviluppare strategie per il turismo, discutere sulle rotte e intercettare i flussi low-cost. E questo va anche nell’interesse di Fano. Dove invece, mi pare, c’è ben altro tipo di struttura: se anche qua si vuole fare l’aeroporto commerciale allora ditecelo. Ma noi siamo contrari…».

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