“La sospensione della sentenza di lapidazione per Sakineh annunciata dal portavoce del ministro degli Esteri iraniano, rappresenta sicuramente un’importante vittoria. Ma non dobbiamo abbassare la guardia e spegnere i riflettori perché la condanna non è stata realmente sospesa. Intanto possiamo tirare un sospiro di sollievo dopo gli appelli e le pubbliche manifestazioni a difesa della donna, ma dobbiamo continuare a lottare affinché le autorità iraniane rinuncino ad eseguire la condanna, ‘avviando una revisione del caso’. Sakineh rappresenta tutte le donne a cui vengono negati i diritti. Aiutarla significa mobilitare le coscienze per affrontare la questione della libertà e del rispetto di tutte le donne in qualsiasi parte del mondo, facendo capire che i loro diritti appartengono all’umanità e sono quindi inviolabili. Porteremo nei consigli provinciale e comunale un ordine del giorno di appoggio e giustizia non solo per Sakineh ma per tutte le donne e gli uomini che, come lei, sono vittime di discriminazioni. Non dimentichiamo le sue parole:
‘Sono Sakineh Mohammadi-Ashtiani. Dite a tutto il mondo che ho paura di morire. Dalla prigione di Tabriz ringrazio quelli che pensano a me’.
Alessia Morani
Assessore alla Cooperazione internazionale
Provincia Pesaro e Urbino
Daniela Ciaroni
Assessore alle Pari Opportunità
Provincia Pesaro e Urbino
Gloriana Gambini
Assessore alla Cultura e Pari Opportunità
Comune di Pesaro