Provincia di Pesaro e Urbino

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Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“L’Infinito istante”: Sergio Zavoli presenta a Pesaro il suo nuovo libro di poesie

Venerdì 13 settembre, alle ore 18, all’Auditorium di Palazzo Montani Antaldi, nell’ambito della rassegna “L’Angolo della Poesia”. Ad intervistarlo, il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi. Ingresso libero

PESARO – Sarà un Sergio Zavoli poeta quello che venerdì 13 settembre, alle ore 18, interverrà all’Auditorium di Palazzo Montani Antaldi di Pesaro. Introdotto dalla scrittrice, saggista e poetessa Rosita Copioli ed intervistato dal direttore di Radio3, ideatore e conduttore di Fahrenheit Marino Sinibaldi, il famoso giornalista e scrittore presenterà il suo nuovo libro di poesie “L’infinito istante”, edito da Mondadori.

L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Comune di Pesaro e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro con il patrocinio dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, si inserisce nella rassegna “L’Angolo della poesia”, ideata e curata dal regista  Peppino Saponara. Ad accogliere Sergio Zavoli, insieme al sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli e al presidente della Provincia Matteo Ricci, ci saranno il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro Gianfranco Sabbatini ed il Rettore Stefano Pivato dell'Università degli Studi di Urbino, dove Zavoli fu insignito da Carlo Bo della laurea honoris causa in Lettere.

Il volume “L’Infinito istante” rappresenta il culmine di un lavoro poetico iniziato da Zavoli diciassette anni fa con “Un cauto guardare” (1996) e proseguito con “In parole strette” (2000), “L’orlo delle cose” (2004), “La parte in ombra” (2009), tutti editi da Mondadori. Una sorta di autobiografia poetica di questo importante protagonista del giornalismo, giunto alle massime cariche della Rai, senatore dello Stato italiano, con una vita ed un lavoro ricchissimi di esperienze, dove la poesia, a ben guardare, rappresenta lo spirito che fin dall’inizio ha mosso il suo impegno. Nessun dramma delle cronache trova spazio ne “L’infinito istante”: solo teneri ricordi familiari, luoghi, esperienze tragiche, meditazioni su realtà più invisibili e profonde, in una tessitura fitta di corrispondenze. Uno scrigno che ci viene aperto, con dolcezza, e che ci fa conoscere meglio la sua anima di uomo e di poeta.

L’incontro è aperto a tutti.

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