Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Lettera del Presidente Ucchielli al ministro Maroni

Oggetto: considerazioni sulla recente approvazione della Legge Delega di Riforma del sistema previdenziale.

L’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino ha, nella precedente e nell’attuale legislatura incentrato tutta la propria azione sui giovani, che consideriamo come la nostra principale risorsa e il nostro più importante investimento per il futuro.

Abbiamo voluto fortemente sostenere i giovani, in tante sfaccettature, coltivando la loro creatività e le loro capacità di innovazione, offrendo loro molteplici occasioni di crescita personale, attraverso inserimenti nel mondo lavorativo locale ed europeo, mettendo in atto formazioni mirate, predisponendo borse di lavoro/studio, cogliendo in breve ogni occasione per offrire loro opportunità concrete.

La società italiana sembra stia dimenticando che la creatività in tutti i campi - scientifica, artistica, economica - è uno dei privilegi della condizione giovanile e che, rinviare fino all’assurdo l’inserimento dei giovani nella vita delle imprese, delle organizzazioni pubbliche e persino nella stessa gestione quotidiana della loro vita, significa amputarsi di una delle poche risorse reali del nostro Paese. Beninteso, a noi interessa una creatività che possa tradursi in mestiere, in professionalità, in progetto di vita. Insomma, una creatività che possa permettere ai giovani di prendere in mano la propria vita e di far sentire la loro voce nella vita economica e culturale.

E’ per questo motivo, Signor Ministro, che pur comprendendo i motivi di grave stasi economica che hanno dettato la riforma da Lei presentata, esprimo il più netto dissenso verso una riforma che percorre la via inversa, impedendo l’accesso di nuovi talenti nella Pubblica Amministrazione e nel mondo lavorativo.

Offrire incentivi ad una maggiore permanenza nel mondo lavorativo, significa sbarrare ancora una volta la strada ai giovani, e dare una seria mano all’invecchiamento del nostro Paese, alla sua scarsa vitalità culturale, ad un sistema produttivo non innovativo che non riesce più ad essere competitivo né a livello europeo né a livello mondiale.

Certo che Lei saprà considerare sotto la giusta ottica queste mie brevi note, dettata da una seria preoccupazione per il clima di scetticismo e di rassegnazione che attraversa il mondo dei giovani, colgo l’occasione per trasmettere i sensi dei miei più rispettosi saluti

 

 

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