Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Leggere ad alta voce in classe, tutti i giorni: l’esortazione di Aidan Chamber agli insegnanti

Al via il progetto “Adotta l’autore”, che coinvolge 10mila studenti del territorio provinciale. In un convegno a Villa Caprile i consigli dei maggiori esperti ai 300 partecipanti

PESARO – “Ogni insegnante dovrebbe leggere qualcosa ai propri allievi tutti i giorni, ed ogni volta qualcosa di diverso, poiché è stato recentemente scoperto e dimostrato dagli scienziati che c’è una parte del cervello, quella che controlla il suono, che si attiva e arricchisce solo ascoltando frasi e parole lette ad alta voce. Solo le parole ascoltate riescono ad essere comprese con facilità e a sedimentarsi nella mente, poiché hanno un suono che viene registrato dal cervello e messo nel suo archivio”.

E’ quanto ha rivelato Aidan Chambers, uno dei maggiori esperti internazionali di letteratura per ragazzi, ai circa 300 insegnanti delle scuole primarie e secondarie intervenuti al convegno “Le parole narrate” svoltosi a Villa Caprile in apertura della V edizione del progetto “Adotta l’autore”, promosso dalla Provincia in collaborazione con vari enti e con il coordinamento dell’associazione –libreria “Le foglie d’oro”.

Nell’incontro, a cui hanno portato il saluto il presidente della Provincia Matteo Ricci, l’assessore alla Cultura Davide Rossi ed il presidente della Comunità Montana Alto e Medio Metauro (ente capofila del progetto) Gabriele Giovannini, tutti i relatori si sono soffermati sull’emozione e la suggestione che l’ascoltare un racconto suscita nei più giovani, visto che la lettura ad alta voce crea un legame forte con il narratore (sia esso l’insegnante, il genitore, l’autore del libro o l’esperto bibliotecario), mettendo in circolo e permettendo di condividere sensazioni e stati d’animo. Ciò, ha evidenziato lo psicoterapeuta ed analista adleriano Domenico Barrilà, si rivela importante anche per una crescita cognitiva, affettiva e relazionale del bambino. “Vi invito - ha detto - a considerare la lettura ad alta voce come uno strumento al servizio del bambino, perché può aiutarlo ad interagire con la realtà e a socializzare, interessandosi al mondo circostante”.

Da parte sua, la scrittrice e poetessa Giusi Quarenghi ha esortato a dare il giusto valore alla poesia, “che prima delle rime e dei versi è un assetto mentale, una sorta di chiave per entrare dentro la relazione con i bambini”, suggerendo anche a genitori e insegnanti di dedicare attenzione, nel parlare, alla scelta delle parole e del tono della voce. Per leggere ad alta voce, ha tranquillizzato l’esperto di promozione della lettura Eros Miari, non c’è bisogno di essere attori: l’importante non è leggere bene un testo, ma l’esperienza che si crea nel momento in cui si incontra quel testo, visto che “il rito collettivo della lettura ad alta voce assume valenze emotivamente forti”.

Sul progetto “Adotta l’autore”, che coinvolge oltre 10mila studenti del territorio provinciale, per un totale di 400 classi e 420 insegnanti, si sono soffermate Silvia Melini (responsabile Ufficio cultura della Provincia) e Stefania Lanari (associazione – libreria “Le foglie d’oro”). Gli interventi della mattinata sono stati coordinati da Gabriela Zucchini, esperta di letteratura per ragazzi e formatrice. Nel pomeriggio, interessante tavola rotonda su “Le parole narrate a teatro”, con gli interventi delle esperte Claudia Codeluppi, Coca Frigerio, Paola Anciloto ed Emanuela Giovannini

 

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