Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“L’Angolo della Poesia”, successo della prima serata: il giornalista Mario Trufelli ha parlato del poeta Rocco Scotellaro

Documenti inediti, immagini televisive e cinematografiche hanno accompagnato l’appuntamento nel Cortile di Palazzo Ricci a Pesaro, aperto dall’ideatore Giuseppe Saponara e dai “Burattini di Riccardo”

PESARO – E’ stato il giornalista, scrittore e poeta Mario Trufelli l’ospite del primo appuntamento de “L’Angolo della Poesia” nel cortile di Palazzo Ricci a Pesaro, dedicato a Rocco Scotellaro, poeta del popolo, divenuto sindaco di Tricarico a 23 anni e scomparso improvvisamente a 30 anni dopo aver raccontato, con i suoi versi e con la vita, le sofferenze e le lotte contadine degli anni ’40 in Basilicata.

Un incontro emozionante, ricco di testimonianze inedite, immagini televisive e cinematografiche com’è consuetudine della rassegna ideata dal regista Giuseppe Saponara, promossa da Comune di Pesaro e Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con l’Università di Urbino e l’associazione “Melampo Amici della Poesia” (main partner Banca dell’Adriatico) ed incentrata quest’anno su “Rumori o Voci. Alla riscoperta della poesia popolare italiana”.

“La rassegna – ha spiegato al pubblico Giuseppe Saponara – vuole raccontare tante Italie nascoste, che hanno fatto un’Italia unita. Le tante storie sono state raccontate dai poeti. Non sempre la poesia popolare è poesia dialettale, la prima è la voce del popolo. E Scotellaro ha tradotto tutte le istanze del suo popolo. Per parlare di questo poeta abbiamo chiamato la voce più importante di quella terra, grande amico di Scotellaro”. E Mario Trufelli ha parlato con grande affetto del sindaco-poeta “che rese visibile un mondo, quello contadino, fino a quel momento rimasto lontano dalla storia”, ripercorrendone le vicissitudini (tra cui il carcere per una falsa accusa poi smascherata) e gli ideali di giustizia. “Contadini e braccianti lucani vedevano in lui il loro rivendicatore, mentre per la piccola borghesia era un capopopolo, una persona scomoda perché chiedeva giustizia con i versi e con l’azione. Fu lui a guidare i contadini a quell’occupazione delle terre che anticipò la riforma agraria”.

Su Scotellaro, come ricordato da Trufelli, sono state realizzate oltre tremila tesi di laurea. Tanti i momenti interessanti della serata, tra cui lo spettacolo di burattini della Compagnia “Burattini di Riccardo”, che si propone di far conoscere le voci del teatro popolare delle antiche teste di legno. Per concludere con l’omaggio a Mario Trufelli di un Pinocchio in legno realizzato dalla ditta Bartolucci.

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