URBINO - Dialogo multilaterale, cooperazione economica, rispetto dei diritti umani, futuri scenari nei processi di difesa e stabilizzazione della comunità internazionale. Questi e altri i temi che saranno affrontati dall’ambasciatore d’Italia alla NATO Stefano Stefanini, nel corso della sua imminente visita alla città di Urbino. L’ambasciatore, rappresentante permanente d’Italia al Consiglio Atlantico, interverrà infatti al convegno di studi “Il ruolo dell’Italia e dell’Europa nella NATO” in programma lunedì 26 novembre alle 15 nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche (piazza Gherardi, 4).
All’incontro pubblico, organizzato dalla Provincia di Pesaro e Urbino con il patrocinio dell’Università degli Studi “Carlo Bo”, del Comune di Urbino e dell’ ”Urbino Press Award”, prenderanno anche parte, insieme al presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, il rettore dell’ateneo urbinate Giovanni Bogliolo, il sindaco di Urbino Franco Corbucci, il preside della Facoltà di Scienze Politiche Marco Cangiotti e i docenti universitari Maria Eleonora Guasconi e Fabio Turato.
Nel corso della stessa giornata, il capo della rappresentanza d’Italia al Consiglio Atlantico si incontrerà con i rappresentanti delle istituzioni e degli enti del nostro territorio. L’ambasciatore Stefanini, considerato uno fra i diplomatici più esperti e influenti nelle relazioni transatlantiche, visiterà in mattinata anche il Palazzo Ducale e la Galleria Nazionale delle Marche.
La Provincia di Pesaro e Urbino, le istituzioni urbinati e l’ambasciatore Stefanini sono legati da un rapporto di amicizia nato nel 2006 nell’ambito dell’ “Urbino Press Award”, il riconoscimento dedicato ai media e ai giornalisti statunitensi assegnato ogni anno nella città ducale. Stefanini, all’epoca Ministro Plenipotenziario presso l’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti, illustrò la prima edizione dell’iniziativa nella nostra sede diplomatica di Washington, fornendo il suo contributo anche per la realizzazione della successiva edizione.
La città di Urbino conferma così la sua storica vocazione internazionale, dopo la visita dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Ronald P.Spogli del maggio scorso.