Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

La Provincia valorizzerà le proprie dipendenti

Da un’indagine dell’ente sono emersi elementi utili per una serie di cambiamenti

PESARO – Quali sono le esigenze delle dipendenti della Provincia? Come valutano il proprio lavoro e cosa propongono per migliorarlo? Quali azioni possono essere messe in campo per valorizzare e far convivere le diverse modalità di lavoro di uomini e donne? Sono solo alcuni degli interrogativi che si è posta l’amministrazione provinciale, che dopo l’adesione al progetto “Donne e Leadership” del Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito di “Cantieri per l’innovazione”, ha voluto sottoporre alle proprie dipendenti un ulteriore questionario di “autodiagnosi”.

All’indagine interna hanno aderito 120 dipendenti, che hanno offerto un interessante quadro di riferimento per impostare una serie di strategie. Ne è seguito un incontro con i dipendenti proprio per analizzare insieme i dati emersi dalle due fonti di indagine.

“Da tempo - ha evidenziato il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli - avevamo intenzione di ampliare il nostro impegno nei confronti delle donne, di farne cioè un punto di forza del programma di governo dell’Ente. Le donne svolgono il loro lavoro con più passione degli uomini e spesso sono più preparate. Bisogna dare loro maggiori opportunità, fare in modo che credano di più in se stesse e nelle loro capacità. Con questo progetto abbiamo analizzato la realtà interna all’ente, per avviare un percorso di azioni positive che valorizzino le competenze, le capacità umane e professionali delle nostre dipendenti. Intendiamo dare un messaggio forte alle altre amministrazioni e alle aziende private: una società equilibrata e giusta deve necessariamente tener conto del pensiero maschile e femminile se vuole rispondere alle aspirazioni di tutti e far emergere competenze e talenti”.

Ma veniamo ai dati emersi dall’indagine, illustrati da Manuela Petrocelli, Annarita Tornati e Paola D’Andrea, facenti parte dello staff che ha lavorato al progetto. Alla domanda “Come vivi il tuo lavoro?”, il 49% delle dipendenti ha risposto di considerarlo un mezzo per far valere le proprie capacità (“affermazione delle mie capacità”, “conquista personale”, “gratificazione personale”), il 21,5% come “necessità economica”, il 10,4% come “dovere” e un 2,5% come “frustrazione”. Alla domanda se all’interno dell’ente siano più avvantaggiati gli uomini o le donne, l’85,2% ha risposto “gli uomini”. Come ostacoli alla piena valorizzazione vengono individuati l’inadeguatezza del sistema di valutazione (26,4%), l’organizzazione interna dell’ente (25,7%), l’incapacità di farsi valere (13,2%), ostacoli da parte dei colleghi/e (13,2%), problemi familiari o personali (11,8%), scarso interesse ad essere valorizzate (7,6%), sfiducia in se stesse (2,1%). Tra i cambiamenti richiesti ci sono “più formazione mirata”, “più coinvolgimento nell’organizzazione del lavoro” e “più dialogo”. Altro elemento che emerge è un giudizio positivo delle donne nei confronti delle donne: alle loro colleghe attribuiscono “elasticità mentale”, “tenacia”, “coinvolgimento personale e capacità di coinvolgere gli altri”, “adattabilità”, mentre agli uomini riconoscono “autorità”, “autorevolezza”, “diplomazia” e “capacità di accattivarsi la benevolenza”.

Questi ed altri dati sono serviti alla provincia per impostare una serie di interventi, illustrati dalla consulente per la formazione del personale Letizia Dini: “Da un lato c’è l’esigenza di rivedere il sistema di valutazione, che non agevola i percorsi di carriera – ha detto la Dini – dall’altro la volontà delle donne di far valere le proprie capacità. Il progetto prevede innanzitutto un laboratorio per costruire, insieme ai dirigenti, nuovi sistemi di valutazione. Poi verranno coinvolti direttamente i dipendenti, aiutandoli ad elaborare propri percorsi di evoluzione personale e professionale. E’ un approccio innovativo, perché si lavorerà sui punti di forza di ciascuno piuttosto che sugli elementi di debolezza: l’obiettivo è infatti quello di far emergere i diversi talenti di ognuno”.

“La grande attenzione della Provincia alla realtà femminile – ha detto il direttore del personale Marco Domenicucci – si inserisce in un disegno più ampio di valorizzazione delle risorse umane che vede il dipendente non più come un piccolo ingranaggio di una macchina complessa, ma come un individuo con il proprio retroterra culturale, le proprie esperienze ed emozioni. Conoscere la situazione di ognuno consente di agire al meglio affinché i dipendenti siano soddisfatti del proprio lavoro, anche nell’interesse della stessa amministrazione”. All’appuntamento sono intervenute anche l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Simonetta Romagna e la Consigliera di parità Camilla Fabbri.

 

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