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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

La Provincia: «Non si tocchino i piccoli ospedali»

Matteo Ricci: «Responsabilità chiare del Governo per i tagli. Ma si ritiri la determina Asur e si apra tavolo di concertazione con i territori». E in consiglio arriva l’ordine del giorno della maggioranza

PESARO –  E’ una presa di posizione chiara, quella della Provincia, sul futuro dei nosocomi dell’entroterra. Una linea che distingue responsabilità politiche da un lato (provenienti da Roma) e risposte tecniche dall’altro. Ed è il presidente Matteo Ricci a rappresentarla: «Non abbiamo competenze dirette in materia. Ma ci siamo sempre mossi in questi mesi, a livello istituzionale, per la tutela dei nosocomi dell’entroterra. E l’assessore Almerino Mezzolani ci ha sempre fornito le assicurazioni necessarie». Nel dettaglio: «La verità – sottolinea il presidente - è che il Governo ha responsabilità politiche indiscutibili. E mi meraviglia l’atteggiamento di chi finge di non vedere i tagli alla sanità, strumentalizzando la situazione in modo opportunistico». Una premessa che non si può eludere, per il presidente della Provincia, che poi aggiunge altri concetti: «Le preoccupazioni dei tagli sono arrivate anche in Regione. Ma è necessario che si ritiri la determina Asur, per articolare una rete di ospedali di qualità e con ruoli definiti nell’entroterra, anche in funzione ospedale unico». E ribadisce che proprio il percorso che porta al nuovo nosocomio «si regge a patto che non comporti lo smantellamento degli ospedali di polo». Una rotta che anche la maggioranza consiliare intende perseguire, con l’ordine del giorno presentato  dal  rifondatore Renzo Savelli e sottoscritto dai capigruppo Pd, Idv, Psi e gruppo misto. Nel documento, che esprime «la ferma contrarietà per i tagli governativi di bilancio della sanità della regione», si impegna «il presidente e la giunta provinciale a prendere immediato contatto con la giunta regionale per far conoscere il dissenso del consiglio provinciale di Pesaro e Urbino, per chiedere con forza la sospensione della determina 240 e la ridefinizione di una nuova strategia socio-sanitaria non penalizzante per l’entroterra, nonché sostenere il reintegro del fondo statale per la sanità marchigiana».  

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