PESARO – La strategia dell’occupazione, in un tessuto economico come quello provinciale fatto di piccole e medie imprese, necessita sempre più di strumenti innovativi, soprattutto per l’inserimento di laureati, che sono la fascia di popolazione che più stenta a trovare la prima occasione di lavoro. Per agevolare l’incontro tra domanda e offerta e mettere in contatto i giovani con le imprese del territorio, la Provincia da due anni finanzia, con il contributo del Fondo Sociale Europeo, progetti di ricerca presentati da giovani laureati, assegnando borse per esperienze lavorative e assegni di ricerca da svolgere in imprese ed altri organismi del territorio provinciale.
Oggi pomeriggio, al Teatro sperimentale di Pesaro, il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, l’assessore provinciale alla Formazione e Lavoro Gloriana Gambini ed il dirigente del Servizio Formazione e Lavoro Walter Mariani hanno incontrato i 209 laureati che si sono aggiudicati quest’anno 164 borse per esperienze lavorative (su 259 progetti pervenuti) e 45 assegni di ricerca (su 157 pervenuti).
Come evidenziato dal presidente Ucchielli e dall’assessore Gambini, “giovani e brillanti laureati sono una risorsa straordinaria per il tessuto economico locale, da non disperdere, favorendo al contrario ogni possibile occasione di inserimento nel mercato del lavoro locale, soprattutto in quelle imprese più aperte all’innovazione. Lo strumento da noi proposto ha riscosso da subito consensi sia nei giovani, sia nelle imprese, che sempre più dovranno far leva sulla qualità nella competizione con gli altri paesi”.
Come spiegato nell’incontro, la commissione esaminatrice ha ammesso a finanziamento i progetti legati soprattutto all’innovazione tecnologica di processo, di prodotto e organizzativa, come previsto dal bando. L’importo complessivamente stanziato ammonta ad un milione e 910mila euro. I progetti avranno una durata massima di 12 mesi. Le graduatorie sono pubblicate sul sito www.job.provincia.ps.it
Tra i progetti più interessanti, quello legato alla ricerca di microrganismi patogeni in acque e alimenti destinati al consumo umano, quello relativo alla valutazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici di bassa frequenza, il progetto collegato alla biblioteca San Giovanni per soggetti che non possono leggere (non vedenti ma anche anziani ecc.), il progetto che prevede strumenti innovativi di responsabilità sociale, quello sul fotovoltaico per la progettazione integrata per la produzione.