Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

La nota stilista Patrizia Sardo Marras a Fano per confrontarsi idealmente con Gabrielle Coco Chanel

L’iniziativa rientra nel progetto “Le Modelle” promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino.

FANO – La stilista Patrizia Sardo Marras sarà giovedì 6 maggio alle ore 18 a Fano, nella sala Verdi del Teatro della Fortuna, per confrontarsi idealmente con il suo modello di riferimento, la donna che ha avuto un ruolo importante nel suo percorso professionale: la stilista ed imprenditrice Gabrielle Coco Chanel. L’incontro, che si preannuncia di grande interesse, è ad ingresso libero e rientra nel progetto “Le Modelle: antiche donne & contemporanee, percorsi di genealogia al femminile”, promosso dalla Provincia (Ufficio Politiche giovanili, comunitarie e pari opportunità) con l’obiettivo di trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, il patrimonio storico di idee e di conquiste al femminile, mediante “l’incontro” con sei coppie di donne protagoniste della storia di ieri e di oggi.

Dopo le scrittrici Sandra Petrignani e Virginia Woolf e le maestre Maria Montessori e Paola Massaro, il confronto sarà dunque fra due pioniere nell’ambito della moda.

Coco Chanel fu una delle più acclamate stiliste del secolo scorso e rivoluzionò l'industria della moda favorendo il percorso delle donne verso l'emancipazione. Con il suo stile ha rappresentato il nuovo modello femminile del '900, ossia un tipo di donna dedita al lavoro, ad una vita dinamica, sportiva, priva di etichette e dotata di autoironia.

Il caso di Antonio e Patrizia Sardo Marras, al crocevia tra moda e arte, tra saperi tradizionali e progettualità, è unico nel mondo della fashion italiana, non solo perché i Marras si sono affermati senza grossi investimenti finanziari o campagne pubblicitarie alle spalle, ma anche perché hanno scelto di vivere e lavorare nella città natale, Alghero, lontano dai centri del mercato e soprattutto perché portano avanti un’idea di moda eccentrica e immaginosa, giocata sull’incrocio di stili, fogge, generi, e sulla mescolanza di riferimenti di ogni tipo: da Klimt a Pina Baush, dal costume sardo al kimono giapponese, dal costruttivismo russo al film noir degli anni ’30 e ’40.

 

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