Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“La giornata del ritorno”, festeggiati ad Urbania i 40 anni della Comunità marchigiani di Bologna

Fu fondata da cinque amici di origine durantina, tra cui l’attuale presidente Silvio Ferri ed il segretario Luciano Cellini. Presenti alla cerimonia anche i familiari dei tre soci scomparsi

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URBANIA – E’ stata chiamata la “Giornata del ritorno” quella che si è svolta ad Urbania per festeggiare i primi 40 anni della “Comunità marchigiani di Bologna”, fondata da cinque amici di origine durantina, l’attuale presidente Silvio Ferri, il segretario Luciano Cellini e tre persone scomparse, Stelio Rigucci, Aldo Tacchi e Alfredo Blasi.

In più di cento sono partiti da Bologna per partecipare alla cerimonia a Palazzo Ducale, accolti dal sindaco Giuseppe Lucarini, dall’assessore ai “Rapporti con i cittadini della provincia di Pesaro e Urbino nel mondo” Massimo Seri, dai sindaci di Sant’Angelo in Vado Settimio Bravi, di Piobbico Giorgio Mochi e di Borgo Pace Romina Pierantoni, dal direttore della Biblioteca del Palazzo Ducale di Urbania Feliciano Paoli, così come dai tanti ex sindaci e amministratori che in questi anni sono stati vicini alle iniziative dell’attivissima Comunità Marchigiani di Bologna. In rappresentanza dei tre soci fondatori scomparsi c’erano Ebe Clò (vedova di Stelio Rigucci), Maria Minsioni (vedova di Aldo Tacchi) e Vittoria Blasi (figlia di Alfredo).

“Oggi – ha detto il sindaco Giuseppe Lucarini – festeggiamo la forza dell’orgoglio e dell’amore infinito per le proprie radici. E’ stata l’amicizia ad unire i cinque fondatori, sotto i portici di Bologna. Un sodalizio che è diventa un’occasione culturale di confronto, di scambio, di nuove amicizie, non all’insegna della nostalgia ma con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere questi territori”.

“Vengo da una famiglia che ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione – ha detto l’assessore provinciale Massimo Seri – ed ho guardato sempre con favore a queste iniziative, che sono il nostro patrimonio ed una grande opportunità. Il primo merito della Comunità marchigiani di Bologna è proprio quello di aver saputo creare un forte legame tra la terra d’origine e quella d’adozione, facendo conoscere i valori umani, la laboriosità, la tenacia della nostra gente”. 

Da parte loro, il presidente Silvio Ferri ed il segretario Luciano Cellini hanno ripercorso alcune tappe della nascita della Comunità. L’appuntamento, che oltre al patrocinio e la collaborazione del Comune di Urbania e della Provincia ha visto il sostegno della Banca dell’Adriatico, è proseguito con una tappa al Palazzo Ducale e, nel pomeriggio, con la visita alle città e ai monumenti di Sant’Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro, altri due Comuni che hanno collaborato all’iniziativa. 

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