Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

La “Flagellazione” di Piero della Francesca, nuovi elementi e interpretazioni nel libro di Andrea Aromatico

Presentazione il 30 novembre, alle 17, nella sala “Bei” della Provincia. Interverranno anche Luciano Ceccarelli dell’Accademia Raffaello di Urbino, l’assessore Alessia Morani ed il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi

PESARO – “La Flagellazione” non è mai stata un quadro, Federico da Montefeltro non era chi diceva di essere ed il Rinascimento urbinate non fu il periodo che molti credono. Sono avvincenti e stravolgono tutte le teorie finora espresse da critici e storici dell’arte le rivelazioni del giornalista e scrittore Andrea Aromatico (che è anche sceneggiatore e regista), autore del libro “La Flagellazione.  Il romanzo, i codici, il mistero”, che verrà presentato al pubblico venerdì 30 novembre, alle ore 17, nella sala “Adele Bei” della Provincia (viale Gramsci 4, Pesaro).

In una conferenza stampa in cui è intervenuta anche  l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Alessia Morani, l’autore ha offerto la sua interpretazione, “frutto di venti anni di studi e ricerche approfondite, grazie al rinvenimento di elementi probatori inconfutabili e alla rielaborazione di importanti dati scientifici”. Primo elemento: la “Flagellazione” era in realtà una tavola da incasso, inserita nell’ostensorio di un reliquiario nella Cappella del Perdono, fatta costruire come ex voto nei confronti di Oddantonio da Montefeltro ucciso in una congiura il 22 luglio 1444. Secondo elemento: dietro il nome di Federico Da Montefeltro si celava Federico Ubaldini della Carda, capitano della lega italica. Terzo elemento, i tre personaggi dell’opera: quello a destra, vestito di broccato, con un mantello a fiore di cardo sarebbe un conte, più precisamente Ottaviano Ubaldini della Carda, fratello naturale di Federico da Montefeltro (e committente della Cappella del Perdono), quello a sinistra sarebbe il Cardinal Basilio Bessarione, mentre al centro Oddantonio da Montefeltro.

“E’ un romanzo la cui base scientifica mi ha particolarmente convinta – ha detto l’assessore Alessia Morani –. Per questo, insieme al Consiglio regionale, abbiamo voluto creare un evento attorno al libro. Andrea Aromatico è un talento locale ed attraverso il volume sarà anche possibile incentivare quel turismo culturale a cui è particolarmente vocata la città di Urbino”.

“Ad oggi – ha evidenziato Andrea Aromatico - sono 42 le pubblicazioni che riguardano il capolavoro di Piero della Francesca esposto nella Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. Storici e critici dell’arte hanno cercato di fornire una chiave interpretativa, ma l’aspetto più straordinario è che certe cose erano sotto gli occhi di tutti ma nessuno le ha mai notate”. Le ricerche di Aromatico, supportate da dati della Biblioteca Vaticana e da conoscenze acquisite come curatore del Fondo Privato della famiglia Ubaldini, partono da una finestrella notata dentro la Cappella del Perdono. “Ho contattato uno dei principali archeo astronomi italiani – ha detto lo scrittore – ed ho scoperto che quella finestra, per la sua strana configurazione, serviva a dar luce soltanto in due periodi dell’anno: quello pasquale ed il giorno 22 luglio del calendario giuliano. E cosa era successo in quella data per sentire il bisogno di chiedere perdono? L’assassinio di Oddantonio da Montefeltro in una delle più strane congiure della storia”.

Tanti altri aspetti verranno affrontati nella presentazione di venerdì 30 novembre, a cui interverranno, insieme ad Andrea Aromatico e all’assessore Alessia Morani, Luciano Ceccarelli dell’Accademia Raffaello di Urbino ed il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi. Tutti sono invitati a partecipare.

torna all'inizio del contenuto