Il presidente della Provincia, Palmiro Ucchielli, interviene nelle polemiche sollevate, ancora una volta, attorno all’annosa questione dei cinghiali.
“La fauna selvatica – fa notare il presidente della Provincia – rappresenta un patrimonio enorme per la nostra comunità, un valore straordinario per il nostro territorio, da un punto di vista faunistico-ambientale, che, per ovvie ragioni, crea qualche problema.
A tal proposito ciò che mi preme sottolineare è che, promuovendo un accordo tra agricoltori e cacciatori, abbiamo raggiunto un equilibrio volto a tutelare la fauna selvatica e a farla conoscere alla popolazione, considerandola una risorsa per il nostro ambiente. Una ricchezza da salvaguardare e valorizzare.
D’altro canto, l’amministrazione provinciale, come prevede la Legge n.157, ha rispettato la norma che considera la fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato, consentendo il prelievo tramite gli strumenti stabiliti dalla Legge stessa.
Questo significa che è assolutamente inverosimile che si spari in aree protette, come parchi naturali, oasi e simili. Si tratta, ancora una volta, di polemiche sterili che non portano a nulla. Non ci interessano.
Lo stesso vale per il problema dei cinghiali: vorrei ricordare che, anche in questo caso specifico, non si può cacciare ovunque. Il prelievo è consentito, nelle zone in cui sia stato rilevato un sovrannumero, attraverso gli agenti della Polizia provinciale e i proprietari o conduttori dei fondi, coordinati in ogni caso dai medesimi agenti o dalle guardie volontarie”.