Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Ufficio Stampa Provincia di An

Italian Food Week: le tipicità marchigiane protagoniste a New York

Presentata il 5 ottobre 2002 l’importante evento gastronomico che vedrà protagonista la nostra regione negli Stati Uniti dal 24 al 30 ottobre.

“E’ l’esempio di come pubblico e privato possano costruire insieme progetti di assoluta qualità. L’idea di Segni e Suoni è stata subito accolta dalla Regione e dalle quattro amministrazioni provinciali, proprio alla luce del valore e dell’importanza rivestita dalla manifestazione”. Così Sergio Bozzi, Dirigente del Servizio Agricoltura della Regione Marche, ha voluto sintetizzare le peculiarità del Progetto “Italian Food Week: Regione Marche, Italy in one Region.”, il grande evento enogastronomico che vedrà protagonisti i prodotti tipici marchigiani nel ‘palcoscenico’ promozionale più prestigioso al mondo: New York. Ieri mattina (oggi ndr) la conferenza stampa di presentazione all’Hotel Palace di Ancona, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l’Assessore al Turismo della Provincia di Ancona Massimo Binci, il responsabile dell’Ufficio Turismo della Provincia di Pesaro e Urbino Ignazio Pucci ed il Presidente della CIA Marche Franco Fiori.

L’idea e l’organizzazione sono partite dalla Società Segni e Suoni di Ancona e dalla Kairos Italy Theater di New York, che hanno coinvolto la Regione, le quattro Province, la CIA e venti selezionate aziende del nostro territorio, affidandosi ad un testimonial d’eccezione, lo chef campione del mondo in carica Roberto Sebastianelli.

Italian Food Week si svolgerà nella settimana compresa tra il 24 ed il 30 ottobre, come ideale chiusura del mese dedicato alla cultura italiana a New York. L’evento si aprirà con una serata di Gala presso la Casa Italiana Zerilli-Marimò, prestigiosa sede del programma di studi italiani della New York University, alla quale saranno presenti personalità del mondo politico ed economico newyorkese (sono stati invitati tra gli altri l’ex Sindaco Rudolph Giuliani e l’attuale primo cittadino Bloomberg), personaggi dello spettacolo, della cultura e dell’arte culinaria. Interverrà, vista la sua presenza in contemporanea nella Grande Mela, anche il Presidente della Camera Pierferdinando Casini. “Questa iniziativa – ha sottolineato il Direttore della Casa Italiana Stefano Albertini, raggiunto telefonicamente a New York – merita il plauso generale perché presenta un panorama complesso e differenziato della cultura di una regione importante ma non molto conosciuta negli Stati Uniti. La presenza di operatori del settore, in particolare importatori, potrebbe aprire interessanti collaborazioni con le Istituzioni ed i produttori della Regione Marche”.

“Saremo poi protagonisti – ha sottolineato Martina Tombolini a nome di Segni e Suoni – nel New Jersey, presso il Trumpets Restaurant, dove è prevista una lezione di cucina dello chef Sebastianelli per operatori del settore ristorazione ed anche un pranzo realizzato con prodotti tipici marchigiani. Poi le tre serate di gala al Roger Smith Hotel, nel cuore di Manhattan, dove sempre lo chef delizierà gli invitati selezionati tra tour operator, ristoratori, importatori e giornalisti enogastronomici”.

 

 

Olio, vino, tartufo, formaggio di fossa, farro, pasta: saranno questi i grandi protagonisti della settimana newyorkese. Selezionati dalla chef Sebastianelli, unendo in un ideale tracciato la Val Marecchia all’ascolano, i prodotti sono stati messi a disposizione da aziende che rispondono ai nomi di Umani Ronchi, Velenosi, Varnelli, Monterosso, Terra e Cielo, Spinosi, Petrini e così via.

“La presenza delle aziende – hanno sottolineato sia Binci che Pucci – è molto significativa perché rafforza la collaborazione tra pubblico e privato. E’ per questo che abbiamo risposto con entusiasmo ad un’iniziativa che promuove efficacemente le eccellenze del nostro territorio”.

In chiusura il Presidente della CIA Marche Franco Fiori ha rimarcato il ruolo di ambasciatrice della nostra agricoltura: “Questo connubio tra agricoltura e cultura – ha detto Fiori – spero sia solo l’inizio di una collaborazione più profonda nel tempo. La Cia ha sempre curato la qualità: è per questo che non poteva mancare ad Italian Food Week”.

Ed “Italian Food week: Regione Marche, Italy in one Region” non ha intenzione di fermarsi. Per il 2003 si sta già pensando alla seconda edizione sempre a New York per raccogliere i risultati della “semina” di questa settimana e, ma è ancora una indiscrezione, nel 2004 c’è già in vista uno sbarco in Cina, in particolare a Pechino.

 

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