FANO. “Archeoprovincia” fa tappa a Fano per un fine settimana tutto dedicato alle testimonianze del passato con tanto di degustazione di piatti tipici dell’antica Roma. L’itinerario, pilotato dall’assessorato ai Beni e alle Attività culturali-Editoria della Provincia, andrà infatti alla scoperta non solo di reperti e monumenti, ma anche degli aspetti della vita quotidiana della gloriosa Fanum Fortunae.
La “due giorni” si apre sabato 14 settembre con una conferenza, in programma alle 17 nel Chiostro di Sant’Agostino, sulla travagliata vicenda del Lisippo, la statua dell’atleta conteso con il Paul Getty Museum di Malibù in California per l’origine fanese dei pescatori che casualmente se la sono ritrovata tra le reti nel 1961, al largo dell’Adriatico. Ma si parlerà anche dei Bronzi di Riace, principale attrazione del Museo archeologico di Reggio Calabria.
Attorno al tema “Archeologia subacquea, dal ritrovamento alla tutela: un caso emblematico, il Lisippo” interverranno un rappresentante del Nucleo tutela patrimonio artistico dei Carabinieri (“Archeologia subacquea, una tutela difficile”), Cecilia Profumo della Soprintendenza archeologica delle Marche (“Archeologia subacquea tra ricerca e salvaguardia”), Stefano Mariottini, protagonista del ritrovamento dei Bronzi di Riace, Orlando Pandolfi, segretario nazionale degli Archeoclub d’Italia e responsabile di Mare nostrum (“Il ruolo del volontariato: dalla scoperta alla valorizzazione”). Al termine della conferenza, curata dall’Archeoclub di Fano in collaborazione con la 1a Circoscrizione, sarà distribuito il volume “Sulle tracce del passato”, pubblicato dalla Provincia per fornire una documentazione completa di tutto il patrimonio archeologico del territorio.
L’archeo-week end prosegue domenica alle 16,30 con una visita guidata al Museo civico archeologico di Fano e nei luoghi dell’antica città della Dea Fortuna. Farà da “cicerone” Luca Fabbri, presidente dell’Archeoclub di Fano. E per finire, al Chiostro di Sant’Agostino, seguirà una degustazione gratuita di cibi ispirati alla cucina dell’antica Roma, curata dallo storico dell’arte e docente di storia della cultura gastronomica Tommaso Lucchetti. Ai fornelli lo chef Adriano Ceccarelli del ristorante Bagnacciuga. Ecco il menù: farcimina (salsiccia arrosto con semolino, latte, spek, salsa d’ostrica e pinoli), pernae cocturam (prosciutto lesso leggermente affumicato con finocchio selvatico e alloro), carotae frictae (carote fritte), melones (melone), olive verdi e nere aromatizzate con erbe varie, ova elixa (uova sode), torta rustica all’aglio (sostituisce il pane), dulcia (dolcetti vari), vino con e senza miele, sciroppi vari.
Per informazioni ci si può rivolgere a Sistema Museo, la cooperativa che organizza le iniziative di “Archeoprovincia”, telefono 0721.805099 (martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 12,30), e-mail info@archeoprovincia.it, sito www.archeoprovincia.it.