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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Industriale calzature, Ricci: «Accordo sulla mobilità dei dipendenti»

L’annuncio dopo la mediazione dell’amministrazione provinciale. L’accordo firmato dall’assessore Massimo Seri

PESARO – «C’è l’accordo sugli ammortizzatori sociali per i dipendenti della Industriale Calzature di Serra Sant’Abbondio». Lo comunica il presidente Matteo Ricci, al termine del vertice fiume in via Gramsci tra istituzioni, sindacati e rappresentanti dell’ex Vainer calzature. A firmare l’intesa, per l’amministrazione di via Gramsci, è stato l’assessore Massimo Seri. I 41 lavoratori, di cui 3 residenti nella provincia di Pesaro e Urbino, avevano ricevuto improvvisamente una lettera di licenziamento giudicata non legittima dai sindacati. Ora, dopo i timori sulla perdita delle tutele, potranno accedere alle indennità e agli incentivi previsti dalle procedure. Notevoli le problematiche sul percorso della mediazione. Il futuro dello stabilimento era apparso già segnato all’inizio della trattativa, con l’affitto scaduto del capannone, ritenuto non più strategico a causa della debolezza del mercato rispetto alla concorrenza asiatica. Nel mezzo, anche cambi di denominazione della ditta e macchinari svuotati. Ma la Provincia, in primis con Ricci e Seri, ha proseguito nell’azione di «moral suasion» per arrivare ad un accordo tra le parti sulle tutele e sulle garanzie per i dipendenti, altrimenti problematico da raggiungere: «La volontà – spiega Ricci - fin dal principio, è stata la difesa delle garanzie per i dipendenti, a cui rinnoviamo la nostra vicinanza». Il presidente ripercorre le fasi della vertenza: «Prima c’è stato l’incontro in separata sede con l’azienda. Poi ci siamo confrontati con i sindacati. Oggi, congiuntamente, arriviamo alla condivisione con entrambe le parti. L’accordo permette la garanzia sulle indennità di mobilità e sui ratei di Tfr e mensilità non corrisposte. Le procedure di mobilità si apriranno da oggi». Ma resta l’«amarezza» per un’azienda che se ne va dal territorio. Nota l’assessore Massimo Seri: «Un impoverimento per il tessuto economico, sociale e umano della provincia»

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