Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Incontri, sguardi, emozioni, colori lungo le strade del mondo: prosegue con successo a Cagli la mostra fotografica di Adriano Gamberini

Fino al 21 agosto, nel prestigioso Palazzo Berardi Mochi Zamperoli, 85 scatti che catturano il visitatore per la capacità di trasmettere l’anima dei luoghi e delle persone

CAGLI – Grande affluenza di visitatori per la mostra personale del fotografo Adriano Gamberini“Incontri: sguardi, emozioni, colori, lungo le strade del mondo”, che resterà aperta fino al 21 agosto nel prestigioso Palazzo Berardi Mochi Zamperoli di Cagli. Un viaggio, esteriore ed interiore, nei luoghi più sconfinati del mondo, per restituirci l’anima delle persone che li abitano, anche solo attraverso uno sguardo spesso più significativo di mille parole. E’ a questo che Gamberini, nel corso degli anni, ci ha abituati: in ogni suo viaggio arriva il momento in cui scocca la scintilla, quella che fa lasciare tutto il gruppo e seguire la scia delle emozioni, per arrivare dove la sensibilità dell’uomo e le antenne del fotografo sono capaci di “catturare” l’attimo, quello che diventa “per sempre”.

E nella mostra di Cagli, promossa dal Comune in collaborazione con Poliarte, sono molti gli scatti che lasciano senza fiato. Come quelli fatti nel 2005 in Pakistan, durante una lezione scolastica in aperta campagna. “Nel corso di quel viaggio – racconta Gamberini – mi sono imbattuto per caso in una quarantina da ragazzine, dai 12 ai 15 anni circa, sedute sulla terra arida, attentissime alle parole dell’insegnante. Sono voluto scendere dal mezzo per immortalare quel momento. Non sapevo esattamente cosa stessi cercando, né se avrei potuto fotografare quelle allieve. Così mi sono avvicinato lentamente e mi sono seduto, poi anche steso a terra, sporcandomi i vestiti, perché volevo che i miei occhi avessero la stessa altezza dei loro occhi. Volevo un incontro di sguardi. E loro sono rimaste in silenzio, quasi sbalordite, come stupite nel vedere qualcuno che volesse fotografarle. Anche l’insegnante non ha detto niente. Ho accennato un sorriso ed ho fatto i miei scatti: ancora oggi, nel guardarli, rivivo quei momenti di puro stupore”. E’ stata proprio questa caratteristica di Gamberini a conquistare il premio Nobel Dario Fo, che negli anni ha curato la prefazione di ben due cataloghi del fotografo. “… Quelle di Gamberini sono immagini che ci colpiscono ancor prima di averne compreso il motivo. Vanno direttamente a toccare la nostra immaginazione e conoscenza, quasi fossimo presenti alla scena, ma con il pregio del congelamento del tempo, che ci permette di assaporarle lungamente e ripetutamente. Per arrivare a un tale risultato bisogna essere davvero un tutt’uno con l’occhio della camera, saper vedere una situazione ancor prima che accada e soprattutto, cosa di cui Adriano è maestro, inquadrarla, comporla in una geometria armonica ed equilibrata che dia il giusto contorno ai soggetti principali arricchendoli ed esaltandoli, senza sopraffarli. Adriano Gamberini è insieme regista e scenografo sul palcoscenico del mondo e le sue rappresentazioni iniziano e finiscono in una frazione di secondo”.

Le 85 meravigliose immagini della mostra “Incontri: sguardi, emozioni, colori, lungo le strade del mondo” esplorano i più diversi paesi fino a ritornare nel territorio nativo, Cagli, al quale è dedicato il suggestivo catalogo dove luce, acqua e pietra sono il filo conduttore. Entusiasti i commenti lasciati dai visitatori nel libro delle presenze.

La mostra resterà aperta fino al 21 agosto, tutti i giorni dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 19.

 

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