PESARO - “Il ruolo del gioco nelle politiche giovanili: l’importanza di essere in rete” è il tema di un dibattito che si è svolto nello “Spaziogiovani” di Bari su iniziativa dell’associazione “Giona – Città in Gioco”. All’incontro ha partecipato l’assessore alla pubblica istruzione della Provincia Renzo Savelli anche in qualità di vice presidente di “Giona”, portando all’attenzione le esperienze del nostro territorio: il “Ludobus per amico”, operativo con successo da 12 anni, la “Scuola in gioco”, la presenza di sei ludoteche rivolte soprattutto ai bambini, la ludoteca per adulti in funzione a Pesaro, la predisposizione di sezioni didattiche in vari musei a forte valenza ludica, importanti esperienze di gioco-sport nelle primarie, nonché il tentativo di un Comune di allestire un museo del gioco.
Dopo l’intervento del presidente di “Giona” Lorenzo Valente, è seguita la relazione del direttore dell’associazione Amilcare Acerbi, che ha messo in evidenza le problematiche relative ai nuovi giochi (video-game, play station, ecc...), le potenzialità ed i rischi, così come il difficile ruolo dei genitori.
Il dibattito ha permesso di conoscere le esperienze di Torino, città all’avanguardia su questo versante, e di piccoli centri come Bergantino (RO) dove ha sede, unico in Italia, il museo dedicato alla giostra e allo spettacolo viaggiante. Al centro dell’attenzione anche l’esperienza di oltre cento comuni della Campania da anni in rete fra loro, ma anche della direzione scolastica di Bari, che ha attivato in 350 direzioni didattiche il potenziamento dell’attività motoria nella scuola primaria col progetto “Gio. Mo. Vi.” Hanno portato la loro testimonianza anche un rappresentante di “ALI per giocare” (associazione delle ludoteche italiane), e del quadrimestrale “Tangram” (dedicato al mondo del gioco, del giocattolo e del gioco-sport).
Al termine dell’incontro è stato approvato all’unanimità un documento proposto dall’assessore Renzo Savelli sul rifinanziamento della legge 248/97, specificando che tali risorse servono per attivare e mantenere le attività ludiche, offrendo da un lato una sponda occupazionale di valore e dall’altra un servizio qualificato a bambini, ragazzi e adolescenti.