Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

Il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Ucchielli scrive Silvio Berlusconi

chiedendo di abrogare l'aumento della tassa di rilascio...

Egr. Sig. Presidente,

 

ho ritenuto necessario rivolgermi direttamente a Lei per sollecitare la modifica del Decreto legge n. 7 del 31/01/05 relativamente all’allegato 2-ter (art. 1, comma 300) – 1. Modifiche alle tasse sulle concessioni governative. Titolo II Pubblica Sicurezza - 5 1. Licenza di porto di fucile anche per uso caccia (legge 11 febbraio 1992 n. 157, art. 22) tassa di rilascio, di rinnovo e annuale.

Infatti con tale decreto la predetta tassa è stata stabilita in € 168,00 con un aumento di € 38,89 al quale importo dovrà essere aggiunto la tassa di concessione regionale che ai sensi dell’art. 23 della Legge 157/92 non può essere inferiore al 50% e non superiore al 100% della tassa nazionale e pertanto ciò comporterà un ulteriore aumento, minimo, di € 19,44. Il costo complessivo delle concessioni governative regionali per esercitare l’attività venatoria passerà, nella Regione Marche, da € 198,67 a € 257,00 con un aumento di € 58,33.

Senza entrare nel merito della manovra finanziaria del governo che comunque non condivido, si va ancora una volta a colpire pesantemente una categoria formata prevalentemente da pensionati, agricoltori, ecc.

Le ricordo che già nell’anno passato tutti i cacciatori sono stati assurdamente sottoposti ad una revisione dell’autorizzazione obbligando

 

 

 

 

 

ogni singolo a recarsi presso un medico legale per la visita di idoneità psico-fisica all’uso delle armi con un costo da sostenere mediamente di € 50,00.

Il Suo Governo, ha più volte, nei suoi programmi, promesso modifiche sostanziali alla Legge 157/92 assicurando che avrebbe ampliato i periodi di caccia, semplificato le modalità di accesso agli ambiti territoriali di caccia al fine di consentire un’attività venatoria libera su tutto il territorio nazionale.

Fino ad ora nulla si è modificato, la vera strategia del governo è quella di strangolare l’attività venatoria con un continuo aumento dei costi che produrranno effetti devastanti sulle associazioni venatorie con notevoli diminuzioni di iscritti, portando così alla privatizzazione della caccia senza più contrasti.

Solo pochi potranno continuare l’attività venatoria che da sempre è esercitata dall’uomo e che, ha diritto a mantenere una tradizione che fa parte delle diverse culture che compongono la società.

Pertanto ribadisco la necessità di rivedere il citato decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2005 abrogando le modifiche relative all’aumento delle tasse di concessione governativa sull’uso delle armi anche per uso di caccia.

 

 

 

IL PRESIDENTE

Sen. Palmiro Ucchielli

 

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