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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Il Giro fa il pieno, Ricci: «Grande festa e promozione incredibile: con eventi così, il territorio dà il meglio»

Lo spettacolo della provincia in mondovisione. Abbraccio collettivo alla corsa rosa

PESARO – «Come sempre, quando questo territorio organizza un grande appuntamento dà il meglio di sé». Già prima di salire sul podio per le premiazioni, Matteo Ricci non nasconde il sorriso. Riesce la festa rosa, l’evento pop-nazionale premia ancora Pesaro e Urbino e viceversa. Perchè la folla lungo il tracciato è la foto migliore dell’«abbraccio collettivo». Immagini sparate in mondovisione. Cartoline che rimbalzano da Gabicce Mare, con la scritta record dei bagnini sulla spiaggia e i giochi d’acqua delle vongoliere. E dal San Bartolo, dove il presidente della Provincia comincia la sua personale tappa, tra la gente e l’invasione di cicloamatori. Accampamento all’ora di pranzo, nel triangolo tra la Rupe, l’Osteria Focara e il Bar Valbruna, che fanno il tutto esaurito. Seduti ai tavolini belgi, svizzeri. E c’è chi è salito da Cattolica a piedi, per «prendersi il posto nel punto più suggestivo». «Spettacolo unico, il rosa della corsa si mescola al giallo delle ginestre, al verde e al blu del mare», commentano Ricci e Domenico Balducci. Passa a razzo la carovana, poi la volata del presidente a Fano per lo sprint finale. Giusto in tempo per l’acuto dell’iridato Mark Cavendish, che porta la figlia appena nata sul podio. Nel mezzo il transito a Pesaro, nuove cartoline, la Palla di Pomodoro sullo sfondo, con il forcing della Liquigas e dell’Astana e qualche carneade che tenta la fuga. O un momento di gloria. Il presidente conferma che «il Giro è una forza,  un volano per tutto. E anche per il nostro cicloturismo. In tanti tornano sulle strade delle tappe, siamo sempre più la provincia della bici. Da brividi le immagini dall’alto, con la complicità del sole: una promozione incredibile per il territorio». In viale Gramsci, sul traguardo, accompagnato dal presidente del Coni Alberto Paccapelo, lo accoglie il deus ex machina Alighiero Omicioli, che ha già fuso 2 telefoni e relative batterie. Fa la spola  tra il podio e le tribune prese d’assalto, raggiante: «Tutto è andato per il meglio, il lavoro ci ha premiato». Domani si replica a  Urbino. Altro spot. E altro abbraccio per la corsa rosa. «Che salderà un legame ormai quasi inscindibile».  

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