Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b

Il consiglio sui banchi di scuola

Illustrata l’architettura della riforma Moratti dall’ispettore ministeriale De Anna

Si avvicina la fine dell’anno scolastico e tra i banchi del consiglio provinciale si coglie l’occasione per dedicare una “finestra” al mondo dell’insegnamento e in particolare alla riforma Moratti, terreno di scontri e accese polemiche. Una seduta “aperta” quella di lunedì mattina, con i dirigenti e i rappresentanti delle istituzioni scolastiche seduti tra il pubblico e, al tavolo della giunta, l’ispettore tecnico della direzione regionale del ministero della Pubblica istruzione Franco De Anna, chiamato a illustrare l’architettura della nuova scuola, insieme al preside Rodolfo Filippini, in qualità di presidente dell’Asam di Pesaro e Urbino (l’Associazione delle scuole autonome delle Marche).

Ha aperto la discussione l’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Borgiani che ha sottolineato che «la riforma dei cicli si configura come un percorso che va percorso insieme, scuola, enti locali e realtà territoriali, per un sistema integrato di governo del settore scolastico» e ha ricordato l’ampio ventaglio di interventi che vede impegnata la Provincia, dalle strutture alle iniziative didattiche.

Innovazione, autonomia, sussidiarietà, offerta formativa, gestione delle risorse. Sono i temi sviluppati nel suo intervento da Franco De Anna che ha evidenziato le novità della riforma: «La scuola è intesa come un produttore di servizi per i cittadini. Una svolta, che richiederà tempi lunghi, basata sulla cooperazioni tra le istituzioni scolastiche e il sistema delle autonomie locali secondo il principio della sussidiarietà e dell’organizzazione curricolare».

Filippini dell’Asam ha parlato di «arricchimento dell’offerta formativa grazie a un nuovo assetto che collega la scuola a pubblico e privato».

È seguito il dibattito consiliare durante il quale il Verde Claudio Mari ha spezzato una lancia a favore degli insegnanti («vanno sostenuti nella loro opera, che svolgono con dedizione, la scuola italiana è a buoni livelli»), il capogruppo di Fi Settimio Bravi ha tessuto le lodi della riforma Moratti («la nostra scuola diventerà più europea, l’istruzione e la formazione professionale avranno pari dignità»), mentre Emidio Omiccioli dei Ds ha criticato il fatto che «la rivoluzione di centro destra porterà a tante scuole “di parte”, che inquadrano l’individuo, noi siamo per l’assoluta pluralità» e Gianfranco Colucci capogruppo di An ha sollecitato al governo più risorse «perché non si possono fare riforme a costo zero».

 

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